Il numero 39 dalla rivista Astigiani sarà presentato venerdì 17 giugno dalle ore 18 nel giardino del Vescovado, di via Carducci 50. A seconda dell’esito delle elezioni saranno invitati i due candidati a sindaco di Asti, chiamati al ballottaggio del 26 giugno, oppure il sindaco già eletto al primo turno il 12. “Lettera agli eletti e ai non eletti” è il titolo dell’editoriale d’apertura del presidente di Astigiani Piercarlo Grimaldi.
Il filo rosso della Storia si dipana in questo numero della rivista partendo ancora una volta dalla bandiera della pace in copertina. Commenta il direttore Sergio Miravalle: «Una rivista come la nostra “di storia e storie”, grazie alla collaborazione dei volontari della Caritas diocesana, coordinati da Beppe Amico, ha raccolto e cucito le testimonianze di chi ha dovuto lasciare la propria terra da profugo e il destino, le conoscenze, la fortuna l’ha portato a ritrovarsi nell’Astigiano». Ognuna di queste storie trasforma in un nome e un volto i numeri: a fine maggio erano più di 400 i profughi dell’Ucraina che si sono ritrovati in questo spicchio della loro vita a vivere da “astigiani”.
«Abbiamo titolato queste pagine “Per non abituarsi alla guerra”, arricchendole di due interventi straordinari. Il primo è l’analisi di Domenico Quirico, giornalista astigiano tra i più lucidi e autorevoli commentatori di geopolitica che immerge nella storia il presente per dare al lettore prospettive di futuro. Il secondo è la testimonianza diretta di Riccardo Coletti, partito dalla sua Montabone per il Sud dell’Ucraina con il giubbotto antiproiettile, come inviato di guerra per La Stampa.»
Il filo rosso della Storia si dipana su Astigiani anche riannodando il tema della “battaglia del grano”, tornato di tragica attualità, andando a rivedere, con Mario Renosio, la propagandistica battaglia lanciata da Mussolini quasi un secolo fa. E ancora di Ucraina e dei suoi campi di girasole si legge nel diario di un “sergente nella neve monferrino” che patì sulla sua pelle la follia di una guerra nella steppa nel 1942-43. Un documento riportato alla luce dalla nipote Fiammetta Mussio.
In copertina Astigiani pubblica la foto storica del salesiano don Alfredo Marcoz con un gruppo di ragazzi per annunciare il servizio dedicato alla storia egli oratori a firma di don Mauro Canta, vice parroco di San Pietro che ha dedicato al tema la sua tesi di laurea. Tra gli altri argomenti in sommario: Benedetto Alfieri l’architetto dei re, Umberto Calosso la voce astigiana di Radio Londra e l’intervista della serie “confesso che ho vissuto” al fotografo Bruno “Macio” Accomasso. Nelle 120 pagine della rivista anche le rubriche, con una curiosa escursione a Fubine, alla scoperta di una cappella che nasconde un doppio mistero che ci porta agli anni della fondazione della Fiat.
Vi ricordiamo che Astigiani è in vendita a 7 euro nelle principali edicole di Asti e provincia. Gli abbonati la riceveranno a casa o possono ritirarla in sede in via San Martino 2 (in corso Alfieri, davanti a palazzo Mazzetti), aperta il martedì, giovedì e sabato dalle 16,30 alle 18,30.
Le firme di questo numero di Astigiani sono: Edoardo Angelino, Luciano Bertello, Mauro Canta, Manuela Caracciolo, Riccardo Coletti, Marida Faussone, Roberta Favrin, Carla Forno, Aldo Gamba, Paola Gho e Giovanni Ruffa, Donatella Gnetti, Piercarlo Grimaldi, Fulvio Lavina, Sergio MIaravalle, Paolo Monticone, Giulio Morra, Fiammetta Mussio, Paola Nano, Domenico Quirico, Mario Renosio, Riccardo Rota, Alessandro Sacco, Pippo Sacco, Giancarlo Sattanino.