Ha creato una formula che ha avuto successo: letteratura, musica e degustazioni. Dopo otto mesi di appuntamenti, “Intorno alle 18”, rassegna ideata da Associazione culturale Comunica e Casa del popolo, va in archivio. Scrittori come Raffaella Romagnolo e Bruno Tinti hanno conversato con il pubblico tra canzoni dal vivo (generosa la partecipazione del Trio di Betty Zambruno) e assaggi di vini del territorio. Libri protagonisti tra attualità e narrativa, mischiando generi e scrittori professionisti o dilettanti. Si è imparato (le origini della “Canzone di Marinella” di De André raccontate da Roberto Argenta), riso (Franco Testore con “Il bacialè”), riflettuto (il bello e il brutto del mestiere di scrittore svelato da Gianfranco Miroglio). Tra i “tutto esaurito” alla Casa del popolo quello con l’ex magistrato Felice Casson, impegnato a parlare di problemi ambientali (l’inquietante intreccio tra i rifiuti del caso Seveso e l’inceneritore di Mantova). La rassegna ha dedicato attenzione al territorio anche guardando al calendario: in coincidenza col Settembre Astigiano ha proposto i libri di Giovanni Negri sul mondo del vino, mentre sabato scorso, anticipando le celebrazioni del 25 aprile, ha affidato a Gino Risso il compito di rievocare la figura di un giovane partigiano costigliolese, Corrado Bianco, ucciso nel dicembre 1944. Risso, che ha raccolto ricordi personali e ricostruzioni nel libro “Viale Bianco Corrado”, ha consegnato al pubblico un racconto di grande umanità e regalato alle giovani generazioni di Costigliole la spiegazione del perché quel maestoso viale di tigli, che apre le porte del paese, porti il nome del coraggioso garibaldino, ucciso a tradimento, nelle campagne di Calosso, e derubato delle 40 mila lire (all’epoca ci si comprava una cascina) che doveva consegnare al comandante Rocca. Storie di un tempo lontano, riabitate con commozione durante l’incontro da Battista Bianco, presidente dell’Anpi, oltre che dalle osservazioni del moderatore Giovanni Ruffa e dalle letture tratte dal libro e bene interpretate da Paola Gho.