Debutterà in prima nazionale martedì 29 giugno alle 22 nei Giardini di Palazzo Alfieri di Asti La Momola Menardi, di Franca Valeri, protagonista Alessandra Faiella, con la regia di Milvia Marigliano.
Un’altra grande prima teatrale per la 32esima edizione di Asti Teatro, che fino al 2 luglio animerà la città con oltre 60 appuntamenti dislocati in numerosi luoghi del centro storico, 250 artisti coinvolti, 9 prime teatrali assolute, progetti speciali, incontri e un concorso dedicato alla nuova creatività.
In scena un solo personaggio, ispirato all’universo di Franca Valeri, prima donna autrice e attrice comica del dopoguerra, capace di toccare con lievità donne vinte, femme fatale, madri, figlie, sorelle, tratteggiandole con tenerezza, perfidia e ironia costruendo delle maschere, ribaltando la sofferenza e l’infelicità in comicità paradossale, surreale e grottesca.
Alessandra Faiella, diretta da Milvia Marigliano, con acuta ironia e intelligente comicità, racchiude le “anime” della Valeri in un unico personaggio, fa rivivere i personaggi più celebri del repertorio della Valeri, omaggiandola per i suoi 90 anni (il prossimo 31 luglio) della grande attrice e autrice, diretta da Milvia Marigliano.
In uno spazio completamente vuoto, una donna di oggi costretta a sentirsi dinamica, magra, alla moda, perfettamente a suo agio in ogni situazione, giace con la sua enorme palla dell’ormai onnipresente Pilates, un mappamondo di Chapliniana memoria.
E se la Valeri nei suoi ritratti diversificava i vari strati sociali, qui la Faiella li contiene tutti, in una sintesi che porta a un’unica donna contemporanea. I vari personaggi convivono e si contraddicono in un’unica anima.
“Franca Valeri non solo è l’attrice comica per antonomasia” – spiega la regista Milvia Marigliano – “ma anche una meravigliosa autrice, e in questo spettacolo ho deciso di affrontare i suo i testi come si fa con i grandi autori moderni, come Beckett. Ho condensato i tanti suoi personaggi in un’unica figura femminile che rappresenta le donne di oggi e l’appiattimento che ha colpito la nostra società”.
“Franca è un mito per chi fa questo mestiere” spiega la protagonista Alessandra Faiella “anche perché la sua comicità è estremamente attuale. Quel tipo di televisione oggi purtroppo non c’è più, i tempi risono fatti frenetici, e anche per questo ora preferisco esprimermi in teatro e come autrice, come nel mio ultimo libro Il lato B, che ha molte tematiche in comune con quelle affrontate nello spettacolo.
“Ho scelto Alessandra” precisa la regista Marigliano “perché è una pioniera del cabaret riduttivo. Ha sempre interpretato dei personaggi vincenti, quindi mi sono divertita a trasformarla, a farla calare nei panni di una donna fragile e sconfitta, ma sempre con una buona dose di ironia e divertimento”.
“È una bella sfida per me” conclude la Faiella “e un’occasione eccitante per mettermi alla prova. Non mi piacciono i clichè e l’omologazione, e questo spettacolo è anche un bel modo per dare un’immagine diversa dell’universo femminile da quella patinata e fasulla che ci impongono i media”.
Lo spettacolo verrà replicato mercoledì 30 giugno alle 23. Per informazioni: 0141.399032
A concludere la 32esima rassegna di Asti Teatro sarà un altro acuto e spietato ritratto femminile: quello della giovane e determinata romana Eleonora Danco in scena al Centro Giraudi venerdì 2 luglio alle ore 20,30, con Me vojo sarvà/Nessuno ci guarda, due monologhi spiazzanti e ruggenti sull’essere donna oggi.