La sfida tra i detective di carta è finita in parità, ieri sera (sabato 10 ottobre) alla Biblioteca Astense. L’evento faceva parte del calendario de I mesi del giallo. il pubblico ha voluto mettere al primo posto il commissario Adamsberg, nato dalla penna di Fred Vargas, e il commissario Maigret, inventato da Georges Simenon. Più conosciuto il secondo, proposto dal medico Franco Testore, più intrigante il primo, scelto dal fotografo Giulio Morra.
Una curiosità: tra gli spettatori che si sono divertiti a votare c’era Antonio Evangelista, capo della Squadra mobile astigiana.
Gli spettatori hanno condiviso la descrizione che Morra e Testore hanno fatto dei personaggi. Stravagante e selvatico Adamsberg, dalla vita sentimentale complicata e senza un vero metodo investigativo alle spalle: i casi li risolve facendo pensose passeggiando lungo la Senna. “Uno così non può non piacere, perché in qualche modo ci somiglia” ha spiegato Giulio Morra.
“La persona qualunque mi convince molto di più degli esseri straordinari – ha premesso Franco Testore, raccontando di aver conosciuto il personaggio di Simenon negli sceneggiati con Gino Cervi trasmessi nella tv in bianco e nero – però in fondo Maigret è un rompiballe: non va d’accordo con i giudici, i suoi colleghi non lo possono vedere… Trova la soluzione mischiandosi agli altri, ascoltando tutti”.
Terzo, nella classifica di gradimento degli spettatori, il commissario Pertusiello dello scrittore Bruno Morchio sponsorizzato da Giovanni Pensabene: “Un poliziotto – lo ha dipinto l’ex assessore all’Ambiente – con un alto senso della giustizia, molto amato dalle persone con cui lavora: gli piace la buona cucina, ha saputo integrarsi in una città – Genova – che non è la sua, pur mantenendo gestualità e pensieri tipici dei meridionali”.
Ultimo posto per Kurt Wallander, che lo svedese Henning Mankell ha voluto “pieno di stravizi”. “Mangia male, beve molto – ha sottolineato Domenica Demetrio, avvocato – probabilmente si sente solo e ogni tanto è anche tentato di cambiare lavoro. Mi è simpatico per questo: perché è fragile e rincorre una vita che non è la sua”.
Molte le battute ironiche con cui si sono fronteggiati i quattro lettori protagonisti della sfida, regalando al pubblico due ore di divertimento. A fine incontro Donatella Gnetti, che ha moderato l’incontro, ha invitato gli spettatori a tornare in Biblioteca per prendere in prestito i libri di cui si è parlato durante la serata.