Con “La vita dispari” di Paolo Colagrande si completa la rosa dei partecipanti alla undicesima edizione del Premio Asti d’Appello. Il romanzo, edito da Einaudi e scelto tra i finalisti del Premio Campiello, è l’ottavo e ultimo selezionato per l’edizione 2019.
La “vita dispari” è quella che – ridendo di noi stessi – conduciamo tutti noi a qualsiasi età quando tentiamo di indovinare la parte mancante delle cose.
Il protagonista Buttarelli legge il mondo come un libro a cui mancano le pagine pari o, se ci sono, rimangono indecifrabili. La sua vita, oscurata per metà e ristretta nello spazio elementare di una stanza e di una strada, è un tragicomico susseguirsi di inciampi e di intuizioni, di vessazioni e di casualità. Quando Buttarelli scompare, e intorno alla sua figura si crea un alone di mistero, non resta che raccogliere, per tentare di fare un po’ di chiarezza o forse per aumentare la confusione, la testimonianza del suo amico nullafacente Gualtieri. Ecco che allora si snoda una trama di malintesi e incastri rovinosi, sempre all’insegna del paradosso: la silenziosa guerra con la preside Maribèl, la passione per Eustrella, il fidanzamento simultaneo con otto compagne di scuola, gli strambi insegnamenti esistenziali impartitigli dal padre putativo, il matrimonio con Ciarma, l’infatuazione per una certa Berengaria.
Il mondo, visto dagli occhi di Paolo Colagrande, è un posto in cui l’uomo è stato messo per sbaglio. O per far ridere qualcuno che, di nascosto e da lontano, lo sta osservando.
Il volume è già disponibile alla Biblioteca Astense per gli iscritti.
La cerimonia finale del Premio Asti d’Appello si terrà domenica 24 novembre alle 17 al Teatro Alfieri di Asti.