Ultimo appuntamento con i “Dialoghi a più voci” organizzati da Spazio Kor e curati da Viola Lo Moro all’interno della Stagione voce: venerdì 28 marzo alle 18.30 nella Sala Gianni Basso del Teatro Alfieri si tiene “La voce nel corpo”, dialogo a tre voci con Piersandra Di Matteo, Annalisa Sacchi e Viola Lo Moro, in collaborazione con Teatro Alfieri, Lavanderia a Vapore e Piemonte dal vivo, all’interno della due giorni Spazio Danza.
A partire da “A bocca chiusa – effetti di ventriloquio e scena contemporanea” di Piersandra Di Matteo (Luca Sossella Editore) e “Inappropriabili – relazioni, opere e lotte nelle arti performative in Italia” (1959-1979)” di Annalisa Sacchi (Marsilio Editore), un incontro di formazione e di scoperta della scena, della voce che diventa corpo individuale e collettivo nel teatro, nella danza, nel mondo.
In “A bocca chiusa” Piersandra Di Matteo, attraverso l’analisi di casi prelevati dal panorama internazionale, traccia un percorso in cui la voce si riconfigura come lo strumento per sondare i margini del performabile. Negli anni recenti la scena performativa ha mostrato un’attrazione specifica per la tecnica ventriloqua, spesso rifiutando l’uso di pupazzi e marionette parlanti. L’arte di emettere parole senza movimenti apprezzabili di muscoli facciali è impiegata in teatro come dispositivo per interrogare in modo radicale l’evento corporeo del linguaggio, le funzioni della presa di parola, la postura (politica) del parlante evidenziando forme di controllo e soggezione. Con i suoi effetti di dissociazione e diffrazione, la voce ventriloqua attraversa il corpo e marca la scrittura scenica per porne “problemi” di funzionamento.
“Inappropriabili” di Annalisa Sacchi affronta invece le esperienze di chi, negli anni 60/70 trovò nella performance il territorio di sperimentazioni capaci di abbattere i confini disciplinari, di integrare nell’estetica e nella politica il piacere, la materialità della creazione, l’irruenza della critica all’esistente. In questo libro si affollano così biografie, eventi e idee, azioni e opere che ricostruiscono una storia di relazioni: l’Autunno caldo, l’antipsichiatria e la militanza poetica di Giuliano Scabia, la guerra d’Algeria nel teatro musicale di Luigi Nono, le ecopolitiche di John Cage micologo e di Aldo Braibanti mirmecologo, le persecuzioni, i processi, le carcerazioni. E poi la poesia sonora di Patrizia Vicinelli e il cinema-performance di Alberto Grifi, il teatro come “tumore della società” e le lotte meridionaliste di Leo de Berardinis e Perla Peragallo, il femminismo e le alleanze tra soggetti imprevisti, l’opera aperta, gli scandali e le apoteosi di Carmelo Bene, Emilio Villa, Jean-Jacques Lebel. “Inappropriabili” ricostruisce, attraverso archivi dispersi, minori, dimenticati, in collezioni private e in conversazioni intime, la vita postuma della scena performativa di due decenni che hanno cambiato quello che si credeva possibile per l’arte, e quindi per la vita.
I Dialoghi sono a ingresso libero e fanno parte del progetto di rete vincitore del bando “Giovani in biblioteca”, promosso dal Dipartimento Politiche Giovanili – Presidenza del Consiglio dei Ministri, realizzato dalla collaborazione tra ISRAT, Biblioteca Astense Giorgio Faletti, Associazione CRAFT ETS, Casa del Teatro 3 – L’Arcoscenico, Vedogiovane Asti, Fondazione Giovanni Goria.
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