Dallo streaming al territorio: dopo il successo registrato a distanza (600 persone raggiunte e 150 visualizzazioni), “Ponti letterari” torna nei comuni della Val Rilate da cui tutto, tre anni fa, ha avuto inizio.
“La registrazione della conversazione di venerdì scorso con lo scrittore Hafez Haidar e il migrante Nelson Omar Anzora Rejes – annuncia Marisa Varvello, curatrice della rassegna – sarà presto trasmessa nei Municipi del Progetto Agape in modo da condividere l’evento con i cittadini che non hanno potuto seguirlo. E’ importante che la popolazione conosca le esperienze e i risultati dell’accoglienza assicurata nei nostri territori alle persone che hanno lasciato il proprio Paese per sfuggire a fame, guerre e violenza urbana: ‘Ponti letterari’ costituisce da sempre un’occasione per fare informazione”.
I cinque comuni sono Castellero, Chiusano, Cortandone, Monale e Settime: con il progetto Agape, incluso nel Sistema Sai del Ministero degli Interni, in questi anni hanno dato ospitalità a oltre duecento migranti, favorendo la loro integrazione (corsi di alfabetizzazione, scuola, lavoro).
Uno di loro, Nelson Omar Anzora Rejes, ha raccontato nella conversazione in streaming con Laura Nosenzo la drammatica fuga dal Salvador, per sottrarsi alla violenza dei gruppi criminali (pandillas) della capitale, e i suoi due anni in Italia come rifugiato: dopo tante difficoltà lo scorso febbraio è arrivato a Settime. Qui, grazie alla solidarietà su cui si fonda il progetto Agape, ha potuto ottenere una casa, dove vive con la moglie e il figlio, e da una settimana anche un lavoro con la cooperativa Argo e l’associazione Piam: guida il taxi sociale.
Un onore, poi, per “Ponti letterari” aver avuto ospite Hafez Haidar, candidato al Premio Nobel per la pace, amico dei grandi della Terra (ha citato Papa Francesco e il presidente della Repubblica Mattarella), migrante a sua volta quando, da giovane, dopo aver rifiutato di arruolarsi nell’esercito libanese è scappato in Italia. Anche questo ha raccontato lo scrittore a Marisa Varvello, con cui si è confrontato sulla figura di Gibran, protagonista del suo libro “Il fiore dei cedri” stampato da Marotta e Cafiero, piccola casa editrice indipendente di Scampia (Napoli) che ama farsi riconoscere così: “Dove prima si vendeva la droga, oggi si spacciano libri”.
Anche questa una storia di coraggio, come le tante che hanno attraversato le tre edizioni di “Ponti letterari” che ora si appresta, dopo la diretta streaming a cura di “AquiHouston”, a fare nuovamente accomodare gli spettatori nelle sale consiliari dei Municipi, cuore della vita partecipativa delle comunità.