Massimo Cacciari con Il potere che frena (Adelphi, 2013), Alan Friedman con Ammazziamo il Gattopardo (Rizzoli, 2014), Elena Loewenthal con La lenta nevicata dei giorni (Einaudi, 2013) e Paolo Mieli con I Conti con la storia (Rizzoli, 2013) sono i vincitori della trentunesima edizione del Premio Cesare Pavese (sezione opere edite). Il riconoscimento, nato a Santo Stefano Belbo per rendere omaggio all’autore del romanzo La luna e i falò, viene assegnato ogni anno a scrittori e intellettuali che meglio abbiano saputo trasmettere il legame con il territorio, il valore dell’impegno civile o fornire punti di vista stimolanti su tematiche attuali o storiche. Gli autori ricevono il premio domenica 7 settembre 2014 alle ore 10 a Santo Stefano Belbo (Cn) presso la Casa Natale dello scrittore, dove ha sede il Cepam-Centro Pavesiano Museo Casa Natale che organizza il riconoscimento. Sarà un’occasione per conoscere da vicino gli autori, le loro opere vincitrici e il loro rapporto con Pavese, in un incontro coordinato dal professore Luigi Gatti, presidente del Premio, e dalla professoressa Giovanna Romanelli, presidente della giuria (ingresso libero). La sera precedente, sabato 6 settembre 2014 alle ore 21, il Premio organizza l’incontro Politica e letteratura con i vincitori Massimo Cacciari, Alan Friedman, Elena Loewenthal e Paolo Mieli. Modera l’incontro Alberto Sinigaglia, presidente dell’Ordine dei giornalisti del Piemonte (ingresso libero). Il Premio è organizzato e promosso dal Cepam-Centro Pavesiano Museo Casa Natale, con il contributo della Regione Piemonte e con la collaborazione di: Comune di Santo Stefano Belbo, Fondazione Cesare Pavese, Provincia di Cuneo, progetto Parco Culturale Piemonte Paesaggio Umano e Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura. Sostengono l’iniziativa le realtà enogastronomiche del territorio: agriturismi, vinerie, panifici, ristoranti, trattorie, osterie e produttori di Santo Stefano Belbo e paesi limitrofi. I vincitori opere edite 2014 Massimo Cacciari e Paolo Mieli ritireranno il Premio di Saggistica. Massimo Cacciari riceve il Premio per Il potere che frena (Adelphi, 2013), una riflessione sulla teologia politica, ovvero sulle forme in cui idee e simboli escatologico-apocalittici si sono venuti secolarizzando nella storia politica dell’Occidente, fino all’attuale oblio della loro origine. Paolo Mieli ottiene il riconoscimento per I Conti con la storia (Rizzoli, 2013), una trama di storie, che dal lontano passato si intrecciano con le contraddizioni e gli inganni della recente storia d’Italia: ricostruzioni di eventi, falsi storici, revisioni e riscritture, alla ricerca di una risposta alle questioni della nostra vita pubblica. Elena Loewenthal riceverà il Premio di Narrativa per La lenta nevicata dei giorni (Einaudi, 2013), che deve il titolo a un verso di Primo Levi, un romanzo capace di ricomporre la memoria di chi sopravvive, attraverso la storia di Fernande e André, giovane coppia in fuga dai nazisti, che insieme ad amici ebrei trascorre il periodo della guerra in un beato ma angoscioso isolamento, durante il quale il tempo sembra sospeso. Ad Alan Friedman va il Premio Speciale per Ammazziamo il Gattopardo (Rizzoli, 2014), che attraverso conversazioni con i protagonisti dell’economia e della politica fa luce su retroscena che nessuno ha finora raccontato e propone un programma in dieci punti per rimettere l’Italia e sul binario della crescita e dell’occupazione. Sarà premiata anche la studentessa Cristina Maria De Panfilis di L’Aquila per la tesi Lingua e stile nelle opere di Cesare Pavese, discussa nel 2013 all’Università degli Studi dell’Aquila, corso di laurea in Lettere moderne. La sezione è promossa dall’Azienda Agricola Giacinto Gallina di Santo Stefano Belbo. Le sezioni opere inedite e Medici Scrittori Una sezione del Premio Pavese è inoltre dedicata alle opere inedite, i cui autori saranno premiati sabato 6 settembre alle ore 17, sempre alla Casa Natale di Pavese. Per questa sezione i vincitori sono: Salvatore Sarrubbi di Padova per La mosca (Narrativa); Stefano Colli di Grosseto per Terra (Poesia); Francesco Palmieri di Torre Annunziata (Napoli) per La “collana viola”: le lettere di Cesare Pavese a Ernesto De Martino non pubblicate da Pietro Angelini (Saggistica); Maria Concetta Trovato di Ragusa per L’ombra di Dante nei Dialoghi con Leucò (Saggistica – Premio Giovani); Tiziana Delsale di Novara per Inturnu (Poesia piemontese); Candida Rabbia di Cuneo per Nóst tóch ëd giardin (Narrativa piemontese). Per la Saggistica piemontese viene premiato il testo edito di Primo Culasso e Silvio Viberti. Rastlèire. Vocabolàri d’Arba, Brà, Langa e Roé. Vocabolario illustrato di Alba, Bra, Langhe e Roero (Antares, 2013). Per la sezione Medici scrittori in lingua italiana, ricevono il premio: Michele Di Mauro di Lanciano (Chieti) per il romanzo L’uomo-carbone, pubblicato da Sensoinverso (Narrativa edita); Gianfranco Morino di Acqui Terme per il racconto Il guaritore tradizionale (Narrativa inedita); Gaetano Mazzilli di Statte (Taranto) per La maledizione dei Borgia (saggistica inedita). Per la sezione Medici scrittori in lingua francese i vincitori sono: Jacqueline Zinetti di Parigi per il racconto L’âge tendre (Narrativa); Philippe Jacquet di Hyeres per La ballerine e per Les ordres (Poesia). Per la sezione dedicata ai lavori scolastici, il riconoscimento va a Emanuele Danielli di Castello di Annone (Asti) per L’Italia bella, fragile con le periferie da “rammendare” (V B Ragioneria-Igea). Sempre nella giornata di sabato saranno consegnate due menzioni: – ad Antonino Piana di Molare (Alessandria) per Storia della pallapugno (Impressioni grafiche, 2013); – a Nives Maria Salvo di Torino per I Prefetti della provincia di Torino (Ssai, 2013). La Giuria La Giuria del Premio Cesare Pavese è presieduta da Giovanna Romanelli (già docente alla Sorbona) ed è composta dal Vicepresidente Adriano Icardi (professore; è stato Senatore, Assessore alla Cultura della Provincia di Alessandria e Sindaco di Acqui Terme), Luigi Gatti (Presidente del Cepam), i professori Ugo Volli e Pier Giuseppe Monateri (docenti all’Università Torino), Elena Bartone (docente e poetessa) Patrizia Valpiani (membro dell’Associazione Medici Scrittori Italiani), Abraham De Voogd (membro dell’Union Mondial Médecins Ecrivains), Giuseppe Rosso (professore e membro della sezione italiana dell’Union Mondial Médecins Ecrivains), Luciana Bussetti Calzato (professoressa e scrittrice di racconti). Sezione Arti Visive Il Premio Cesare Pavese è aperto anche a opere delle arti visive che sappiano esprimere al meglio il tema Luoghi, personaggi e miti pavesiani: – Premio di Pittura (25a edizione), rivolto a lavori realizzati con qualsiasi tecnica, che saranno esposti alla sede del Cepam dal 3 agosto al 28 settembre 2014, giorno della premiazione; – Premio di Scultura (18a edizione), rivolto a opere realizzate con qualsiasi tecnica, materiale e dimensione, che dovranno essere inviate entro il 14 settembre 2014 e che rimarranno esposte presso la casa dello scrittore dal 28 settembre al 26 ottobre 2014, giorno della premiazione. L’ Albo d’oro Tra gli autori insigniti del Premio Pavese nel corso delle passate 29 edizioni si ricordano: gli scrittori Claudio Magris e Sebastiano Vassalli, il giornalista Beppe Severgnini e il poeta Guido Zavanone (2013); il critico d’arte Vittorio Sgarbi, la scrittrice Margaret Mazzantini, l’autore Alessandro Baricco, il filologo Luciano Canfora, il romanziere Alessandro Iovinelli (2012); lo scrittore e semiologo Umberto Eco, il giornalista Aldo Cazzullo, il magistrato Armando Spataro, il fondatore della Comunità di Sant’Egidio e ora Ministro Andrea Riccardi (2011); il giornalista Gad Lerner, l’astrofisica Margherita Hack, la poetessa Maria Luisa Spaziani e il critico e filologo Carlo Ossola (2010); lo scrittore Andrea Camilleri, il priore della Comunità Monastica di Bose Enzo Bianchi e il procuratore capo presso il tribunale di Torino Giancarlo Caselli (2009); il Nobel ungherese Imre Kertész, gli scrittori Alberto Arbasino e Raffaele la Capria, il filosofo Emanuele Severino (2008); il poeta Gianni d’Elia, i giornalisti Gianni Mura e Maurizio Molinari (2007); lo scrittore iracheno Younis Tawfik, lo scrittore Lorenzo Mondo e il poeta Franco Marcoaldi (2006); lo scrittore Alberto Bevilacqua e i giornalisti Gian Antonio Stella e Magdi Allam (2005); lo scrittore e giornalista Franco Matteucci, il saggista algerino Khaled Fouad Allam (2004); il critico Guido Davico Bonino, lo scrittore basco Bernardo Atxaga (2003); lo scrittore Alain Elkann (2002); gli scrittori Antonio Debenedetti e Raffaele Nigro (2001); il giornalista Marcello Sorgi (2000).