La 34ª edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino inaugura oggi, giovedì 19 maggio. Fino a lunedì 23 maggio, nei padiglioni 1, 2, 3, e Oval di Lingotto Fiere andrà in scena “Cuori Selvaggi”. Questo il tema della manifestazione, un fil roughe che nelle intenzioni degli organizzatori accompagna tutti gli appuntamenti, le conversazioni, gli spettacoli, le letture, i concerti: in questi tempi inquieti, a cavallo tra speranze e macerie, il Salone sembra consigliare a lettrici e lettori di scegliere e perseguire sentieri di assoluta e irriverente libertà.
Tra i 110mila metri quadri della superficie espositiva, nei cinque giorni dell’evento, non mancheranno protagonisti e temi dell’Astigiano. A partire dalla casa editrice indipendente Scritturapura, che era nata proprio ad Asti 20 anni fa: radici sul territorio, ma sguardo rivolto all’Europa, dalla Scandinavia alla Turchia, e al mondo, al Salone sarà presente nel padiglione 3 stand Q59. All’interno dello spazio CNA, padiglione 2 stand H27, sarà presente Visiogeist, casa editrice astigiana fondata nel 2013 da Edoardo Dezani: presenterà il nuovo libro “Uno starnuto fortissimo” di Ubaldo Berti, che fa parte della collana Lo Sgargabonzi presenta.
Oggi, nel programma riservato alle scuole, l’astigiano Marco Magnone, autore di “La guerra di Celeste” (Mondadori), è presente in Sala Bronzo con il Gruppo di lettura Liberamente di Cuneo e poi in Sala Rossa (insieme a Federico Batini, Giuseppe Catozzella, Martina Evangelista, Maria Greco, Davide Morosinotto e Annalisa Strada) per la Festa della lettura ad alta voce: una festa con grandi autori, bambini ragazzi e i loro insegnanti, l’occasione per offrire un riconoscimento alle classi che hanno raggiunto alcuni risultati particolarmente significativi.
Domani, venerdì 20 maggio, alle 12:15, in Sala Arancio, si presenta il libro “Orizzonti di Bellezza. Calosso: un paese di memorie e di futuro” edito da Rubbettino e scritto a quattro mani dall’antropologo, già rettore dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, Piercarlo Grimaldi e dal sociologo dell’ambiente e del territorio, docente presso l’Università del Piemonte Orientale, Enrico Ercole. 160 pagine, cinque capitoli, un’analisi tra storia e antropologia di Calosso e della sua comunità, un autentico inno alla meraviglia di questi luoghi, delle persone che li abitano, delle loro antiche tradizioni. Insieme agli auturi dialogheranno lo storico Piero Bussi, Salvatore Leto, già direttore del Teatro Alfieri di Asti e il sindaco di Calosso Pierfrancesco Migliardi. Ci sarà anche Giorgio Conte, autore delle colonne sonore originali che si potranno ascoltare all’interno del nascituro museo “Memorie di Futuro” che sarà inaugurato presto nell’edificio di culto della Chiesa Evangelica prospiciente la piazza principale del paese di Calosso. Il libro e il Museo, con i suoi filmati e le sue musiche, sono i frutti tangibili di “Identità Future”, articolato piano che ha portato in questi ultimi tre anni alla valorizzazione della cultura locale di questo meraviglioso borgo adagiato in un panorama di vigne, sul crinale che divide la langa astigiana da quella cuneese.
Il volume è stato realizzato grazie a: Maggiore sostenitore: Compagnia di San Paolo – Bando “Luoghi per la Cultura”; Fondazione Cassa di Risparmio di Asti; Otto per Mille della Chiesa Valdese; Opera per le Chiese Evangeliche Metodiste in Italia (OPCEMI); Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, Pro Loco di Calosso; Associazione Io Calosso; Crota ‘d Calos.
Sabato 21 maggio Bruno Gambarotta, autore de “L’albero delle teste perdute” (Manni) sarà alle 14:30 al Caffé Letterario dell’Oval con Margherita Oggero e Bruno Voglino. Sempre con Bruno Voglino, autore de “L’esondante ben temperato” (Castelvecchi) e Fabio Fazio, Gambacorta dialogherà il 23 maggio alle 16:15 in Sala Rossa, mentre il giorno prima, il 22, dialogherà alle 18:15 con Giuliana Zeppegno, autrice de “La luce che pioveva” (L’Orma).
Il regista astigiano Lucio Pellegrini insieme a Francesca Zupin autori di “La Linea” (La nave di Teseo) e “Salvamento” (Bollati Boringhieri) presentano il 22 maggio dalle 11:45 in Sala Rossa i loro libri con Giordano Meacci: le famiglie, le loro voci, le loro storie nel cuore della Storia (se poi davvero ne esiste una sola; e maiuscola). Due romanzi in cui le lingue scelte per raccontare compongono, dall’inizio, gli affreschi famigliari e i tempi che vengono trovati; sia in un cambio costante di punti di vista, sia attraverso una voce sola che, digressivamente, cerca le parole per descriversi.