Martedì 23 maggio, anniversario della strage di Capaci in cui persero la vita Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro, il Rotary Club Asti ha organizzato nel salone del ristorante La Fertè una serata di presentazione del volume “Appunti sulle mafie”, stampato in questi giorni per iniziativa della Provincia di Asti e del suo Osservatorio per la promozione della cultura della legalità, in collaborazione con l’Istituto di Istruzione Superiore Vittorio Alfieri, che raggruppa Liceo Classico, Liceo Artistico e Istituto Professionale Quintino Sella.
Nel corso della serata hanno preso la parola il curatore del volume Generale Antonio Borgia, referente del Comitato scientifico dell’Osservatorio per la promozione della cultura della legalità, la dirigente scolastica dell’I.S.S. Alfieri Stella Perrone, le insegnati dell’Artistico Silvia Caronna ed Erika Bocchino, coinvolte nel progetto, la giovane ricercatrice Francesca Lorenzato, realizzatrice di un sondaggio sulla conocenza del fenomeno mafioso da parte degli studenti astigiani, e la studen- tessa del Liceo Artistico Melissa Ruffa, autrice del disegno scelto per la copertina del volume.
Tutti gli interventi hanno messo in risalto l’importanza di diffondere tra gli studenti la consa- pevolezza della diffusione e della pericolosità del fenomeno mafioso anche qui in Piemonte, spesso sottovalutato dai giovani.
Proprio questo obiettivo si prefigge il volume, che in una novantina di pagine di agile lettura analizza origini e costumi della mafia, si sofferma sui processi alla criminalità mafiosa che hanno riguardato il Piemonte, e l’astigiano in particolare, e fornisce indicazioni sugli strumenti per contra- stare la piovra.
Il volume, arricchito da molte illustrazioni realizzate dagli studenti del Liceo Artistico, in que- sti giorni è in distribuzione gratuita nelle scuole superiori astigiane.
Al termine della serata il presidente del Rotary, Luigi Florio, si è complimentato a nome del Club con tutti coloro che hanno reso possibile la pubblicazione, sottolineando come essa sia uno splendido esempio di collaborazione tra giovani e adulti dalle diverse professionalità, uniti dal co- mune obiettivo di educazione alla legalità.