Sabato 9 ottobre alle 17 nel cortile del Michelerio di Asti, in corso Alfieri 381, si terrà la presentazione del libro di Mario Amerio “Una volta era mare. Passato e futuro di un posto magico” (Team Service Editore). L’autore, dialogando con il giornalista Massimo Cotto, racconterà la storia della Riserva Naturale di Valle Andona, Valle Botto e Val Grande, e del Distretto Paleontologico Astigiano. Una discarica che lascia il posto ad un Parco Naturale, colline di sabbia e fossili millenari, boschi verdi che una volta erano il fondo del mare, e un territorio che, con una visione strategica, si prepara a un grande futuro.
Spiega l’autore: “Ho scritto questo libro perché bisogna correre di più per lo sviluppo dell’astigiano. Ci sono ancora divisioni fra istituzioni, forze sociali e operatori locali sulla strada da seguire, si investe ancora troppo poco, si comunica poco. E, soprattutto, non si è ancora compreso il valore dei giacimenti fossiliferi di cui disponiamo, tra i più ricchi d’Europa. Paesaggi belli e suggestivi, eccellenze enogastronomiche e buona accoglienza caratterizzano l’astigiano e il Monferrato, facendone una terra del ‘buon vivere’ al pari di Alba e le Langhe. Ma solo qui, attorno ad Asti, a Valleandona, nelle valli della Riserva Naturale e in molti paesi vicini (da qualche anno riuniti in un Distretto, il primo d’Italia) c’è questo straordinario patrimonio che ci riporta alla preistoria, e che ora prende vita nella Mostra sulle ‘Balene Preistoriche’ che resterà aperta un anno al Michelerio. Solo qui si possono ritrovare tracce degli albori della vita sulla terra, solo qui ci sono colline di sabbia e conchiglie che spuntano ovunque, solo qui si vede un verde straordinario perché era il fondo del mare Adriatico, cinque milioni di anni fa. Ecco una chiave essenziale dello sviluppo. Ma servono cose che ancora non ci sono: unicità di intenti, consapevolezza del patrimonio che ci è dato, capacità di operare insieme, creare sinergie e investimenti. Resta da fare molta strada”.
Classe 1947, Mario Amerio, astigiano, ha alle spalle un lungo percorso nel sindacato, avendo diretto la CGIL provinciale per nove anni per poi passare alla Segreteria Regionale fino al 1985, come responsabile della formazione e delle politiche per l’impiego. È stato Consigliere Regionale del Piemonte nella successiva legislatura, ancora con la responsabilità della formazione. In quegli anni e nel quadro della sua attività politica e istituzionale ha partecipato alla lotta per la chiusura della discarica di Valle Manina e per il riconoscimento e l’ampliamento della Riserva Naturale, che con la discarica conviveva a breve distanza. Infine, per 15 anni, è stato consulente in ambito privato su formazione e progetti europei a livello nazionale. Una volta in pensione, è tornato a dare una mano al sindacato astigiano come segretario della categoria dei pensionati, che ha rappresentato anche a Roma come Vice Presidente della Commissione Nazionale per lo Statuto. Da oltre vent’anni vive con la famiglia in una casa in collina a Montegrosso Cinaglio alle porte della Riserva Naturale di Valle Andona, Val Botto e Val Grande, uno dei più ricchi giacimenti fossiliferi italiani ed europei.
Aggiunge Amerio: “L’obiettivo deve essere il lancio dell’intera area UNESCO nelle sue tante specificità ed eccellenze, e di conquistare una nuova proclamazione a Patrimonio dell’Umanità dei geositi più importanti, così da costituire una sorta di circolo virtuoso attorno all’Astigiano. Per far questo bisogna imparare a lavorare insieme, scegliere le priorità, saperle comunicare. L’Europa premia queste politiche. Il Recovery poteva e può ancora essere un’occasione. Ma non c’è tempo da perdere”. Interverranno all’incontro: Luigi Berzano, professore ordinario di Sociologia e Parroco di Valle Andona; Davide Palazzetti, operatore turistico e comunicatore del territorio; Andrea Cerrato, presidente del Consorzio “Sistema Monferrato”; Livio Negro, presidente del Parco Paleontologico Astigiano; Gianluca Forno, presidente del Distretto Paleontologico dell’Astigiano e del Monferrato. Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili. Richiesto Green Pass, nel rispetto delle normative vigenti.