Affascinati dal narrare di Loriano Macchiavelli, sabato sera gli spettatori de “I mesi del giallo” si sono fatti trascinare dallo scrittore bolognese, ospite al castello di Cortanze, in un viaggio nei misteri dell’Italia contemporanea.
Macchiavelli è stato al gioco degli organizzatori (Associazione culturale Comunica, Biblioteca Astense e Comunità Collinare Val Rilate), trattando in particolare tre casi, quelli su cui anche Sarti Antonio sergente, il protagonista dei suoi romanzi gialli, avrebbe certamente indagato. Anzi per uno di essi (la sparizione del radium dall’ospedale di Bologna durante la seconda guerra mondiale) è effettivamente avvenuto così: la vicenda è, infatti, al centro dell’ultimo libro di Macchiavelli, “Delitti di gente qualunque” (Mondadori), di cui si è parlato durante la serata, moderata da Giovanni Pensabene.
Forte emozione, tra il pubblico, quando lo scrittore ha svelato la soluzione fantastica che ha voluto dare, nel libro “Strage”, scritto nel 1990 con lo pseudonimo di Jules Quicher, sull’attentato alla stazione di Bologna, “i cui mandanti – ha ricordato – non sono mai stati individuati”. Un libro, “Strage”, scritto come omaggio alle vittime nel decennale della loro morte, ma impossibile da rintracciare in libreria poiché sequestrato dalla magistratura appena pochi giorni dopo la sua uscita. Un giallo nel giallo, insomma, perfettamente in sintonia con le atmosfere della rassegna astigiana.
Macchiavelli, ospite nel 2008 alla Biblioteca Astense, si è detto felice di essere tornato anche quest’anno a “I mesi del giallo”: “Questa manifestazione, oltre ad avere un bel nome, è accogliente con gli ospiti e lascia bei ricordi. Se vorrete ancora chiamarmi, ci sarò sempre”. Dal pubblico una sollecitazione: “Venga con Francesco Guccini a parlare dei libri scritti insieme”. “Ci proverò” la promessa di Macchiavelli.
Numerose le domande degli spettatori, incuriositi da Sarti Antonio, personaggio di carta che quest’anno ha raggiunto i 35 anni di vita e su cui Macchiavelli è tornato a scrivere, in “Delitti di gente qualunque”, dopo cinque anni di silenzio.
Appuntamento, poi, con i grandi processi della storia, sabato 21 novembre a Costigliole d’Asti, per la rassegna “I mesi del giallo”. Autore della ricerca “Il processo penale come funzione politica”, pubblicata nel volume “Tra scienza e società” (Giuffrè Editore, 2009), l’avvocato astigiano Pierpaolo Berardi sarà protagonista dell’appuntamento fissato, alle 21, nella Sala Consiliare del Municipio.
Moderatore dell’incontro, proposto dall’Associazione culturale Comunica in collaborazione con il Comune, Marco Violardo, esperto di storia locale e sindaco di Castagnole Lanze. Ingresso libero.
Numerosi i casi presi in esame da Berardi: dal processo contro Gesù, Galileo Galilei e Giordano Bruno, a quello contro Luigi XVI, fino alle pagine del Novecento, con la fucilazione dell’anarchico Michele Schirru, arrestato mentre progettava un attentato a Mussolini, i gerarchi nazisti alla sbarra a Norimberga o il tenente colonnello delle SS Otto Adolf Eichman, coinvolto nello sterminio degli ebrei, arrestato nel 1960 dal Mossad a Buenos Aires e portato in Israele per essere giudicato (finirà impiccato il 31 maggio 1962). “E’ utile sottolineare – osserva Berardi – come dalle riprese televisive del processo emerga la figura non del carnefice, ma del burocrate squallido e meticoloso che massacra le persone per compiacere il superiore”.