In attesa dei risultati del premio Campiello, che sabato prossimo fornirà gli ultimi possibili candidati al Premio Asti d’Appello, tre nuovi nomi si aggiungono alla rosa dai partecipanti: dal Premio Cortina Diego De Silva con Terapia di coppia per amanti (Einaudi) e Luciano Canfora con Tucidide. La menzogna, la colpa, l’esilio (Laterza), e dal Premio Rapallo Cristina Battocletti con La mantella del diavolo (Bompiani) Scrittore, giornalista e sceneggiatore napoletano, Diego De Silva ha pubblicato numerosi libri tra i quali il romanzo Certi bambini (Einaudi, 2001), premio selezione Campiello, da cui è stato tratto il film omonimo diretto dai fratelli Frazzi, con la sceneggiatura firmata a quattro mani con Marcello Fois. Sempre con Einaudi ha pubblicato i romanzi La donna di scorta (2001), Voglio guardare (2002), Da un’altra carne (2004), Non avevo capito niente (2007, Premio Napoli; finalista premio Strega), Mia suocera beve (2010), Sono contrario alle emozioni (2011), Mancarsi (2013). Scrive anche per il cinema e collabora al quotidiano Il Mattino. Luciano Canfora, barese, è ordinario di Filologia greca e latina presso l’Università di Bari. Laureatosi in Storia romana, ha svolto il perfezionamento in Filologia classica alla Scuola Normale di Pisa. Assistente di Storia Antica, poi di Letteratura Greca, ha insegnato anche Papirologia, Letteratura latina, Storia greca e romana. Fa parte del Comitato scientifico della “Society of Classical Tradition” di Boston e della Fondazione Istituto Gramsci di Roma. Ha studiato problemi di storia antica, letteratura greca e romana, storia della tradizione, storia degli studi classici, politica e cultura del XX secolo. Molti dei suoi libri sono stati tradotti in USA, Francia, Inghilterra, Germania, Grecia, Olanda, Brasile, Spagna, Repubblica Ceca. Con il volume di Canfora, già più volte graditissimo ospite di Passepartout, per la prima volta partecipa al Premio Asti d’Appello un saggio, in forza dell’automatismo del regolamento, che accoglie i volumi classificatisi secondi e terzi nei premi letterari italiani. Cristina Battocletti è nata a Udine e lavora a Milano alla “Domenica” del Sole 24 Ore dove cura gli spettacoli, segue i festival cinematografici e la letteratura balcanica. Ha vinto alcuni premi letterari e un suo testo, selezionato al Grinzane Cavour, è edito nei Racconti del sabato sera (Einaudi, 1995). Ha scritto a quattro mani la biografia di Boris Pahor, Figlio di nessuno (Rizzoli, 2012), premio Manzoni come miglior romanzo storico. I volumi saranno a breve disponibili presso la Biblioteca Astense.