Domenica 30 agosto Vinchio ricorderà la Liberazione con lo spettacolo del Teatro degli Acerbi “Triangoli rossi”, coprodotto con l’Israt e applaudito in questi mesi nel capoluogo e in numerosi centri della provincia. Tra il pubblico, ad ascoltare le storie dei deportati politici astigiani nei campi di concentramento, ci sarà anche Nino Boeti, vice presidente del Consiglio Regionale del Piemonte, che sostiene il nutrito programma del 70° anniversario della Liberazione promosso dall’Israt insieme a Comuni e associazioni del territorio. A Vinchio lo spettacolo, ospitato alle 21 nel salone della Confraternita, sarà proposto, con ingresso libero, da Israt, Comune e Casa della Memoria di Vinchio, Comitato della Regione Piemonte per l’affermazione dei valori della Resistenza e dei principi della Costituzione repubblicana, Associazione Davide Lajolo. La fame, la violenza, i sogni infranti contro il filo spinato, i difficili ritorni, con il loro carico di dolore e di speranza tradita per un rientro inaspettatamente difficile nella normalità, sono raccontati in scena dagli attori Massimo Barbero e Dario Cirelli (firma la rielaborazione drammaturgica e la regia). L’intensità del testo, scritto da Nicoletta Fasano e Mario Renosio rivisitando le testimonianze dei deportati astigiani custodite nell’archivio dell’Israt, si miscela con grande efficacia in scena con le drammatiche immagini dei filmati d’epoca (regia video Riccardo Bosia) che inducono gli spettatori ad assistere al calvario vissuto dai milioni di deportati nei campi di concentramento. Perché, come ricordano il Teatro degli Acerbi e l’Israt “ricordare è un atto d’amore: fare memoria è il testimone che i deportati ci hanno lasciato affinché i nostri figli e i nostri nipoti possano vivere sempre liberi”. “Triangoli rossi” si svolge anche nell’ambito dei progetti “In Valtiglione Cultura e turismo tra colline e vallate dell’Unesco” e “Teatro in Terra Astesana 2015”, sostenuto dalla Fondazione CRT.