Venerdì 17 e sabato 18 giugno nei cortili del centro storico di Asti torna Scintille, concorso giunto alla settima edizione, rivolto a compagnie teatrali under 35, finalizzato alla produzione di uno spettacolo teatrale da promuovere sul territorio nazionale, promosso e realizzato dal Teatro Alfieri di Asti in collaborazione con Tieffe Teatro Milano e la Fondazione Piemonte dal Vivo. Un appuntamento molto amato dal pubblico, che ogni anno affolla i cortili di via Bonzanigo, via San Martino e via Cotti Ceres, che costituisce la migliore anteprima possibile per Asti Teatro 38, con un’edizione incentrata sul teatro dei giovani con lo slogan “Il Nuovo che avanza”. Le otto compagnie, due provenienti dalla Francia e sei da diverse città italiane, dopo essersi “sfidate” al Teatro Menotti di Milano, presenteranno ad Asti un assaggio di venti minuti del proprio lavoro, replicato per tre volte nell’arco della serata. Il progetto vincitore, scelto dal pubblico e da una giuria di operatori teatrali, riceverà un contributo economico di 8 mila euro e la possibilità di rappresentare lo spettacolo finito nelle stagioni teatrali 2016/2017 di Asti e del Teatro Menotti di Milano. La collaborazione con la Fondazione Piemonte dal Vivo, in un’ottica di rete e promozione dei processi rivolti all’innovazione in campo artistico, alla sperimentazione dei nuovi linguaggi della scena con particolare riguardo ai giovani e alla promozione di nuovi talenti, si svilupperà attraverso la programmazione di una replica dello spettacolo vincitore sul territorio piemontese. Questo il programma delle due serate Venerdì 17 giugno: Cortile delle Arti, via Bonzanigo 34, ore 22.15 – 23.15 – 00.15 ARTE COMBUSTIBILE “Figli di un Dio” da un’idea di Davide Giordano testo e regia di Davide Giordano e Pablo Solari con Davide Giordano e Daniele Pitari in collaborazione con Arte Combustibile “Tutti gli affari degli uomini vanno male quando desiderano curare il male con il male “ Sofocle Stefano, un ventisettenne, vive in una stanza alquanto ambigua dove l’unico elemento di arredo è un armadio. Stefano è un represso perseguitato dalle repressioni altrui; il suo carattere debole, la sua fragilità, lo accompagnano fin da bambino a causa del rapporto possessivo e ossessivo avuto in passato con la madre. Una notte, un uomo fa irruzione nella stanza di Stefano costringendolo a uscire dall’armadio. Corte dei Conti, via Cotti Ceres 7, ore 22.00 – 23.00 – 24.00 IL SERVO MUTO “PhoebusKartell” Produzione Il ServoMuto/Teatro. Progetto e regia Michele Segreto. Assistente alla regia Ettore Oldi. Con Gabriele Genovese, Giancarlo Latina, Michele Mariniello; Marco Rizzo, Matteo Vignati. Consulenza Movimenti Sara Drago. Contributi Video Diego Veneziano. In collaborazione con ERT – Emilia Romagna Teatro Fondazione, Per la residenza a Villa Pini, Bologna. Nel dicembre del 1924 a Ginevra i principali produttori di bulbi a incandescenza di mezzo mondo si riuniscono segretamente per spartirsi il controllo della produzione e della vendita di lampadine. Oltre a uniformare gli standard produttivi, stabiliscono di ridurre la vita utile delle lampadine da 2500 a 1000 ore per garantirsi un continuo e frequente bisogno, da parte del consumatore, di acquistare nuove lampade. Decidono di produrre lampadine peggiori, per produrne di più. L’accordo prende il nome di PhoebusKartell o Cartello Phoebus. Nel dicembre del 1924 nasce il primo cartello economico su scala globale e viene messo a punto il fenomeno economico noto come obsolescenza programmata. Noi non eravamo presenti. Non sappiamo cosa si siano detti. Questa non è la loro storia. Cortile della Leva, via San Martino 3, ore 21.45 – 22.45 – 23.45 SIDERA TEATRO “Senza Terra sotto i piedi” Creato e Interpretato da: Antonella Salvatore e Barbara Mangano Collaborazione Artistica: Compagnie Mangano-Massip Musiche: Yoav Ilan, Dario Costa Luci: Moreno Pette Una drammaturgia che assume un valore di sottile denuncia in uno spazio fuori dal tempo. Racconta di due 2 scafisti, due Caronte del nostro tempo, che vendono il sogno di una vita migliore a costo della vita stessa; e l’incontro di due donne, un immigrata che dopo aver attraversato il mare e perduto sua figlia giunge su una nuova terra ed una pittrice, circondata da tele bianche, che cerca di non abbandonare il proprio paese nonostante le difficoltà. Quattro personaggi le cui storie si intrecciano, tra presente e passato, tra reale e fantasia: alternando un linguaggio poetico, quello delle donne, ad un linguaggio grottesco quello delle maschere degli scafisti. Di fondo una domanda: Come spogliarsi della propria sofferenza, dell’attaccamento a quel poco che si ha, per incontrarsi e scoprirsi profondamente uguali? Cascina del racconto, via Bonzanigo 46, ore 22.30 – 23.30 – 00.30 TEATRO L’AVVELENATA “Sachertorte” testo e regia Amelia Di Corso con Mariateresa Pascale, Mario Russo, Antonella Marino, Matteo Cirillo, Amelia Di Corso, Stefano Flamia, Tatjana Nardone, Emma Ruggin assistente Paola Cultrera musica Das ist Berlin – M. Dietrich prodotto da Amelia Di Corso e Roma Film Festival Quando senti che è stato detto tanto, ma non è ancora stato detto tutto. Quando temi passati sembrano riproporsi nel presente.Ecco che nasce Sachertorte. Uno spettacolo che pur trattando di un argomento di cui spesso si è già parlato, esula dal solito, si distingue, cambia obiettivo. Una Shoah senza ebrei o campi di concentramento: “Tutti conoscono il punto di vista di Anna Frank ma nessuno quello di un nazista.” Cosa succede se si da la parola ai tedeschi? Come vedono e vivono, loro, in maniera postuma, questa tragedia? Lo spettacolo è un affresco dei delicati rapporti interni di una famiglia tedesca, particolare per sottigliezza, passione e lavoro intorno a ogni, personale ma universale, problema che porta avanti ciascun personaggio. Una Germania complessa, che dà spessore al tema del dovere, argomento troppo spesso appiattito in un nero senza sfumature o reali motivazioni. Sabato 18 giugno Cortile della Arti, via Bonzanigo 34, ore 22.15 – 23.15 – 00.15 CIE TAC TAC “22 marzo” Produzione TAC TAC. Progetto Isabella Locurcio. Assistente alla regia Clément Montagnier. Con Judith Bouchier-Végis e Isabella Locurcio. Musiche originali Judith Bouchier-Végis. Lo spettacolo racconta la mattinata di x attravarso gli attentati di Bruxelles del 22 marzo 2016. Un percorso a tappe attraverso la città.Dallo svolgimento fluido del “tran-tran” quotidiano allo stato di blocco. Il cambiamento della consistenza dell’aria, gli effetti collaterali e logistici, lo stato d’animo collettivo. A raccontare tutto ciò: una singola prospettiva nella moltitudine. Dall’aeroporto a casa, passando sempre “a tanto così” dal pericolo, ogni luogo è una finestra aperta su un volto diverso dell’avvenimento. Corte dei Conti, via Cotti Ceres 7, ore 22.00 – 23.00 – 24.00 NARANJAZUL “Factotum” Di e con Aaron Govea Consulenza movimenti: Maud Giboudeau Sembra che alcuni siano nati per camminare tutta la vita. Cos’è alla fine una vita se non un andare continuo, che mai si ferma? Un movimento costante. Questa è la storia di un essere uomo alla ricerca di un posto per vivere. Questa è una esplorazione di teatro fisico intorno allo “spostamento forzato”: l’essere nomadi, l’effetto della migrazione sull’essere umano, individualità ed estraneità, nel comportamento del suo corpo come linguaggio essenziale. La scenografia è minimalista, dove pochi oggetti trasformano lo spazio in diversi ambienti creati dall’attore. Cortile della Leva, via San Martino 3, ore 21.45 – 22.45 – 23.45 Tweet Charity “Cookies the musical” Musiche: Lorenzo Vacchi Libretto, testi e regia: Stefano Bonsi Con: Marta De Zaiacomo, Giacomo Cordini, Riccardo Sarti, Alessia Gardini, Giulia Mattarucco Costumi: Fabio Cicolani e Silvia Cerpolini Daisy Gray è una laureanda con un sogno nel cassetto: diventare cuoca. Questo però non va giù a Evelyn, sua madre, che vorrebbe per lei una carriera da insegnante di economia. Troppo concentrata sul suo sogno, però, Daisy decide comunque di lasciare la sua città di nascita per raggiungere Whitman, vicino a Boston, e aprire una locanda insieme al marito Kevin: dopo qualche anno Daisy cucina per caso quelli che diventeranno i biscotti più famosi di tutto il mondo. Una storia che parla di orgoglio femminile, amore, fiducia, tradimento e cucina, condita da ironia e un pizzico di magia. Cascina del racconto, via Bonzanigo 46, ore 22.30 – 23.30 – 00.30 Teatro Presente “The hard way to understand each other” progetto e regia Adalgisa Vavassori con Daniele Cavone Felicioni, Gabriele Ciavara, Clelia Cicero, Julio Dante Greco e Adele Raes drammaturgia collettiva composizioni sonore Gianluca Agostini scenografie Eleonora Diana costumi Valentina Menegatti organizzazione Carolina Pedrizzetti produzione Teatro Presente con il sostegno di Sementerie Artistiche e Centro Culturale Rosetum Attraverso i corpi, cinque attori mettono in scena i mondi interiori dei protagonisti. Per raccontare l’universo dell’emotività, viene accantonata per un momento la parola. Una via di ricerca caratterizzata da immagini e metafore, gesti minimi e poesia. The hard way to understand each other è un dipinto sulla quotidianità contemporanea. Una visione ironica del tentativo costante di comprenderci l’un l’altro. È quello che resta delle relazioni fisiche ed emotive in un’era di parole digitali. Accompagnati da una partitura musicale su cui il gesto si muove silenzioso. Come un’emozione che non si può spiegare. L’ingresso agli spettacoli del concorso Scintille è libero.