Completata la squadra, pronta al via la rete di valorizzazione del romanico astigiano denominata “Un bianco mantello di chiese – Rete di valorizzazione integrata delle risorse culturali, architettoniche e paesaggistiche del romanico astigiano” di cui fanno parte a oggi ventidue Comuni del nord Astigiano (Aramengo, Buttiglierad’Asti, Calliano, Camerano Casasco, Casorzo, Castelnuovo Don Bosco, Cerreto d’Asti, Cocconato, Cortazzone, Montafia, Moncucco Torinese, Montechiaro d’Asti, Montemagno, Montiglio Monferato, Passerano Marmorito, Piea, Piovà Massaia, Portacomaro, Tigliole, Tonengo, Villanova d’Asti, Villafranca d’Asti), il Gal Basso Monferrato Astigiano e il CNR -IMAMOTER. Nel prezioso edificio dell’antica zecca di Passerano Marmorit , Comune cui è stato affidato il ruolo di capofila dell’iniziativa sostenuta dalla Compagnia di San Paolo, è stata siglata nei giorni scorsi la convenzione con la Fondazione Govanni Goria per lo sviluppo delle iniziative di comunicazione e di formazione. In precedenza al Gal Basso Monferrato Astigiano era stato affidato l’incarico di elaborare un progetto didattico destinato alle scuole d’infanzia e primarie inerente l’immaginario medievale e la conoscenza del territorio, sotto la responsabilità dell’architetto Elisabetta Serra. Al filmaker torinese Alessandro Rota è stato inoltre affidato l’incarico per la realizzazione di alcuni video promozionali. Il piano di lavoro, che si svilupperà nell’arco di due anni sarà illustrato in aprile. Alla sigla della convenzione con i firmatari Davide Massaglia, sindaco di Passerano Marmorito e Marco Goria, presidente della Fondazione Giovanni Goria, erano presenti, l’architetto Federica Emanuel, che ha realizzato e coordina il progetto, Davide Cabodi, consigliere comunale delegato al progetto, Giulio Catti, segretario comunale e Carlo Cerrato, segretario generale della Fondazione Goria.