La necessità di dare seguito alla richiesta di alcuni sacerdoti più anziani di essere sollevati dalla responsabilità diretta della parrocchia, insieme al volontà di offrire ad altri la possibilità di iniziare nuove esperienza pastorali ha portato il vescovo Marco Prastaro a decidere per una serie di trasferimenti di alcuni parroci della diocesi.
Don Mario Banaudi, da San Domenico Savio è stato nominato parroco della parrocchia di San Pietro in Asti; don Giuseppe Steffenino, parroco di San Piero è stato nominato collaboratore parrocchiale della sua parrocchia dove continuerà a risiedere; don Mauro Canta, vicario parrocchiale di San Pietro diventerà parroco a Cisterna, S. Matteo di Cisterna, Ferrere. Don Luigi Binello lascia Cisterna perché è nominato parroco delle parrocchie di Rocchetta Tanaro e Cerro Tanaro.
Don Emanuele Baviera amministratore parrocchiale di Rocchetta Tanaro e di Cerro è stato nominato parroco di Montechiaro, Cortanze, Cunico e Piea, mentre a Quattordio arriverà don Paolo Prunotto, parroco di Montechiaro. Don Francis Thomas Kunnathoor fino ad ora amministratore parrocchiale di Quattordio, così sarà collaboratore parrocchiale delle parrocchie di Montafia, Capriglio, Cortazzone e Viale.
Don Andrea Martinetto, parroco di Portacomaro Stazione, Caniglie, Castigliole e Migliandolo seguirà le parrocchie di San Secondo, Santa Maria Nuova e San Silvestro al posto di don Giuseppe Gallo che è stato nominato Penitenziere diocesano. Oltre ad altri incarichi diocesani don Gallo collaborerà con le parrocchie di San Secondo, Santa Maria Nuova e San Silvestro.
Don Luigino Trinchero, parroco di San Paolo Solbrito e amministratore parrocchiale di Dusino San Michele è stato nominato parroco di Portacomaro Stazione, Caniglie, Castiglione e Migliandolo, mentre don Enrico Fileppi, vicario parrocchiale di San Secondo, Santa Maria Nuova e San Silvestro è stato nominato viceparroco di San Domenico Savio.
Don Giuseppe Bussolino è stato scelto come amministratore parrocchiale della parrocchia di Isolabella e collaboratore pastorale della vicaria del Pianalto Astigiano, mentre don Carlo Rampone, parroco di Villanova è stato anche nominato parroco di San Paolo Solbrito e Dusino San Michele.
Le nomine diventeranno esecutive a settembre.
Ecco il messaggio che il vescovo Marco ha scritto in occasione proprio di questi trasferimenti
La necessità di dare seguito alla richiesta di alcuni nostri sacerdoti più anziani di essere sollevati dalla responsabilità diretta della parrocchia, insieme al desiderio espressomi da alcuni altri di iniziare nuove esperienze pastorali, hanno dato il via ai trasferimenti di alcuni parroci e viceparroci che saranno effettivi a partire dalla metà di settembre di quest’anno.
Il cambio di un parroco non è mai una cosa semplice e scontata, poiché coinvolge la vita concreta del parroco e delle comunità che ne sono coinvolte. Dietro ad ogni nuovo incarico vi è sempre una lunga riflessione, molta preghiera, insieme al confronto ed al dialogo. Questo non toglie la fatica e il dolore del distacco né l’inquietudine che un nuovo inizio può generare.
La circostanza di questi cambi riporta ancora una volta in luce il preoccupante calo del numero dei sacerdoti che fa sì che ulteriori comunità si ritroveranno a non avere più un parroco residente mentre altre comunità dovranno iniziare a pensarsi più in collaborazione con parrocchie vicine. Tutto questo ci mostra chiaramente come l’essere Chiesa oggi richieda forme e modalità diverse dal passato e come una comunità abbia sempre più necessità di dare spazio ai fedeli laici anche in ambiti un tempo ritenuti esclusivi del clero.
Colgo questa occasione per ringraziare tutti i sacerdoti che si sono resi disponibili ad un trasferimento. Nei dialoghi e nel confronto fatto insieme ho colto un clima di stima, di fiducia, di attenzione e rispetto reciproco che fanno da sottofondo ad un comune desiderio di obbedienza al Signore.
Un ringraziamento particolare va a don Giuseppe Gallo e don Giuseppe Steffenino che “vanno in pensione”, non dall’essere prete né dal servizio all’annuncio del Vangelo, ma dall’avere il peso e la responsabilità diretta di una comunità. La loro collaborazione insieme alla loro saggezza, umanità e profondità di fede continuano ad essere un dono grande per la nostra Chiesa.
Vorrei infine invitare le comunità che si ritroveranno a vivere un cambio di parroco ad affrontare con fiducia nel Signore e ottimismo verso lo Spirito questo tempo di transizione che, come accennavo, non è mai indolore e semplice. La comune accoglienza e disponibilità renderanno più facile il proseguo del cammino.
Insieme preghiamo il Signore per tutti i nostri sacerdoti e le nostre comunità parrocchiali, chiediamo a Lui coraggio, forza e consolazione.
Vi benedico
+ Marco