Per questo Giubileo della Speranza Papa Francesco ha sottolineato che il dono dell’Indulgenza «permette di scoprire quanto sia illimitata la misericordia di Dio. Non è un caso che nell’antichità il termine “misericordia” fosse interscambiabile con quello di “indulgenza”, proprio perché esso intende esprimere la pienezza del perdono di Dio che non conosce confini» (Spes non confundit, 23). L’Indulgenza, dunque, è una vera grazia giubilare. 

Le Norme emanate dalla Penitenzieria Apostolica in applicazione della Bolla di indizione, stabiliscono che, durante l’Anno giubilare, i fedeli potranno conseguire l’Indulgenza, anche:

Nei pellegrinaggi verso qualsiasi luogo sacro giubilare: ivi partecipando devotamente alla Santa Messa; alla celebrazione della Parola di Dio; alla Liturgia delle ore (ufficio delle letture, lodi, vespri); alla Via Crucis; al Rosario mariano; all’inno Akathistos; ad una celebrazione penitenziale, che termini con le confessioni individuali dei penitenti.

Nelle pie visite ai luoghi sacri giubilari: se i fedeli individualmente, o in gruppo, visiteranno devotamente qualsiasi luogo giubilare e lì, per un congruo periodo di tempo, si intratterranno nell’adorazione eucaristica e nella meditazione, concludendo con il Padre Nostro, la Professione di Fede in qualsiasi forma legittima e invocazioni a Maria, Madre di Dio.

Luoghi giubilari sono, oltre alle quattro Basiliche papali maggiori, presso le quali sono state aperte le quattro Porte Sante, anche quelli designati dai vescovi diocesani per il bene dei fedeli.

Il nostro Vescovo Marco ha stabilito per la Diocesi di Asti questi luoghi giubilari:

La chiesa cattedrale

La collegiata di San Secondo

Il santuario della Beata Vergine del Portone

Il santuario di San Giuseppe

Il santuario della Madonna delle Grazie (Villanova).

In tali chiese giubilari, potrà essere invocato il dono dell’Indulgenza giubilare da tutti i fedeli secondo le indicazioni consuete (tutti i fedeli veramente pentiti, che escludendo qualsiasi affetto al peccato e mossi da spirito di carità e che, purificati attraverso il sacramento della penitenza e ristorati dalla Santa Comunione, pregheranno secondo le intenzioni del Sommo Pontefice). Ciò potrà essere fatto individualmente ma anche, e forse meglio ancora, con pellegrinaggi comunitari.

> Don Simone Unere