Sabato 28 dicembre, un gruppo di 60 giovani e 110 adulti, accompagnati dal Vescovo Marco, è partito da Milano in direzione di Tel Aviv, per vivere un pellegrinaggio in Terra Santa ‘suoi Suoi passiʼ. Partendo da Nazareth, per arrivare a Gerusalemme, passando per Betlemme, i pellegrini avranno la possibilità di rivivere i luoghi della vita di Cristo, tra cui Cana, il Monte Tabor, il Monte degli Ulivi, Cafarnao, il Mar Morto, la Grotta della Natività, il Muro del Pianto.
Il terzo giorno di pellegrinaggio ha visto come pratogonista il lago di Tiberiade, detto anche mare di Galilea. La giornata è iniziata con la traversata in battello del lago. I giovani hanno avuto la possibilità di sostare a largo, di ascoltare la Parola e di ammirare il meraviglioso panorama circostante. In seguito si sono recati sul monte delle Beatitudini e hanno partecipato alla messa celebrata dal Vescovo, circondati da un’incantevole vegetazione. Egli, considerando il luogo, ha chiesto all’assemblea di leggere poi, singolarmente, le Beatitudini e di individuare quella che più rappresenta la propria persona e quale, invece, la rappresenta di meno e, quindi, cercare di migliorare su quell’aspetto. Subito dopo hanno visitato velocemente il memoriale costruito sul luogo in cui Gesù avrebbe pronunciato le Beatitudini e poi si sono spostati in pullman a Tabgha, dove hanno pranzato. In seguito si sono recati alla chiesa della moltiplicazione dei pani e dei pesci e quella del Primato di Pietro. Nella prima hanno potuto ammirare alcuni mosaici faunistici, che rappresentano la flora e la fauna del luogo, e il celebre mosaico, che si trova sotto lʼaltare, dei due pesci e della cesta di pane. Nella seconda, invece, si sono inginocchiati e hanno baciato la pietra su cui Gesù affidò la sua Chiesa a Pietro. Come ultima tappa, hanno visitato i resti della casa di Pietro a Cafarnao, in cui visse anche Gesù per un paio di anni, con una splendida vista sul lago. Tutte le visite sono state accompagnate dalla lettura della Parola e dalle spiegazioni della coinvolgente guida Ettore, che per questi due giorni ha accompagnato e illustrato loro i dettagli dei luoghi e dei fatti con una passione assolutamente trascinante. Le emozioni provate sono state varie, diverse a seconda dei luoghi. In alcune circostanze, i giovani hanno avuto più tempo per riflettere e meditare; in altre, si sono concentrati di più sullʼaspetto archeologico e sullʼanalisi dei fatti. Nel tardo pomeriggio, si sono spostati a Betlemme, dove pernotteranno per il resto del pellegrinaggio.
Alessia Volpicelli