Anche quest’anno il Progetto Culturale della Diocesi di Asti, in collaborazione con il consorzio Asti Studi Superiori, ha promosso un bando per l’assegnazione di sei borse per lo svolgimento di tesi, con lo scopo di incentivare gli studenti universitari a trattare tematiche attuali in relazione ai territori e alle comunità della provincia e della Diocesi di Asti.
Il bando, ormai giunto alla sua XIII edizione, quest’anno è stato intitolato a Paolo De Benedetti, intellettuale e rabbi astigiano, direttore editoriale e docente di Giudaismo, teologo e protagonista del dialogo ebraico-cristiano in Italia.
La cerimonia di consegna delle borse previste dal bando per l’anno accademico 2021-2022 si è svolta nella mattinata di sabato 18 giugno, nel cortile del palazzo vescovile di Asti in via Carducci 50.
Ad aggiudicarsi le cinque borse di studio del valore di 500 euro ciascuna sono stati i progetti di tesi di Giulia Baglione (“Problemi emotivi e comportamenti a scuola e rapporti familiari: analisi della correlazione e progetto di sensibilizzazione per le famiglie”); Chiara Della Mercede (“La cultura della salute e il ruolo educativo dell’infermiere nella formazione dei volontari: un’esperienza sul territorio astigiano”); Celeste Granziero (“Disturbi del sonno negli studenti di infermieristica italiani, uno studio osservazionale”); Luca Mombellardo (“Presenze fruttuariensi nell’area astigiana (sec XI – XIV) e Mattia Musso (“Lo spopolamento giovanile della Provincia astigiana”).
Una sesta borsa di studio del valore di 1.500 euro offerta da Maria De Benedetti in ricordo del fratello Paolo è stata assegnata a Melania Adriano (“Le rovine di Asti e i suoi vuoti urbani: tra memorie, opportunità e prospettive di riuso”) nell’ambito dell’area tematica Storia, Cultura e Società. La signora De Benedetti è intervenuta telefonicamente al momento della consegna della borsa di studio da lei offerta per complimentarsi con gli studenti e per ricordare, insieme a tutti i presenti, il fratello Paolo, grande studioso e intellettuale: da sempre attento ai bisogni della sua amata città in cui è nato e cresciuto. Il tema dei “contenitori urbani” è stato per Maria De Benedetti e per Paolo un aspetto importante del loro interesse per la città di Asti. Il desiderio di Maria, espresso durante la telefonata, è quello di riqualificare uno dei tanti spazi vuoti della città per realizzare un centro per ospitare i giovani studenti che decidono di intraprendere i loro studi presso il polo universitario astigiano. Come indicato nel Bando l’obiettivo principale che ha caratterizzato tutte le edizioni è stato quello di individuare giovani studenti le cui idee contribuiscano a generare speranza nel futuro e quest’anno le proposte sono state ricche ed eterogenee, dall’attenzione del territorio al problema dell’educazione, dalla salute fino al tema del riuso e della rigenerazione urbana, con un’attenzione particolare ai bisogni della comunità e all’ascolto dei tanti segnali, anche deboli, che ogni realtà locale esprime.
Le tesi vincitrici del bando di quest’anno, ha precisato inoltre il vescovo Marco Prastaro, “sono state giudicate positivamente dalla commissione di valutazione poiché propongono progetti che potrebbero avere immediata realizzazione nel territorio astigiano in un’ottica di innovazione generativa e progresso sociale”.
Presente alla cerimonia anche il sindaco di Asti appena rieletto, Maurizio Rasero, per congratularsi con gli studenti e per precisare, in risposta alla domanda su come si possa dare nuova vita agli immobili pubblici non più utilizzati da molto tempo, “come spesso la burocrazia e le normative vigenti rappresentino sempre più un ostacolo alla messa in atto dei progetti, allungando i tempi e complicando le pratiche”.
L’esortazione finale del vescovo rivolta ai giovani studenti, alla conclusione della cerimonia, è un pressante invito all’impegno per cercare di dare sempre il massimo, perché un giorno tutti gli sforzi verranno ricompensati.
Foto di Roberto Signorini















