Il commento alla Parola di domenica 12 gennaio 2020 (Battesimo del Signore) a cura di padre Gerardo Bouza
Il Battesimo del Signore è uno dei misteri della luce, come ci ha insegnato San Giovanni Paolo II. Quale luce splende da quel fiume Giordano?
In primo luogo, dal fiume Giordano sorge una prima luce, chiarisce la questione del perché il Signore ha voluto scegliere questo momento da battezzare e non prima. Gesù voleva abbinare l’inizio della sua vita pubblica al suo Battesimo. Se l’avessi lasciata per un’altra volta, sarebbe passata inosservata agli occhi del popolo d’Israele.
Con la benedizione del Padre e la forza dello Spirito, inizia il suo ministero pubblico per fare del bene, guarendo gli oppressi dal maligno, aprendo gli occhi ai ciechi, liberando i prigionieri e impiantando la giustizia.
In secondo luogo, dal fiume Giordano nasce una seconda luce che illumina diverse posizioni errate per quanto riguarda il battesimo. Una prima obiezione: a quale età si dovrebbe ricevere il battesimo? Alcuni dicono che il battesimo dovrebbe essere da adulto, perché Gesù lo ha fatto così. Con la luce che nasce dal fiume Giordano possiamo vedere che Gesù non aveva bisogno del Battessimo, perché è Dio, e come uomo non aveva peccato. Noi invece abbiamo davvero bisogno di purificazione, illuminazione, rigenerazione e giustificazione del Battesimo. Abbiamo bisogno di essere purificati il prima possibile.
Una seconda obiezione: Il bambino non è a conoscenza di ciò che sta facendo e i genitori e padrini costringerebbero i loro figli a ricevere qualcosa che non conoscono e quindi non sono in grado di accettare; infine che siano loro a scegliere quando. Con la luce del fiume Giordano possiamo chiarire questa obiezione. Il bambino non sa ciò che fa, ma la Chiesa lo sa, che come buona mamma chiede a Dio Padre il meglio, cioè di adottarlo come suo figlio e renderlo erede del Regno celeste. C’è come una sorta di impazienza nella Chiesa che vuole vederlo il prima possibile, figlio di Dio, fratello di Cristo. Lei, nella persona dei genitori e dei padrini, è responsabile di questo atto. Allora vi educherà con fede, dandovi ragioni della vostra speranza. Poi si possono mettere atti coscienti e meritori, ma nel frattempo, il bambino è già vestito con la grazia di Dio.
Tu sei probabilmente italiano di nascita senza che tu abbia scelto Italia. Ti hanno insegnato l’italiano senza che tu lo abbia deciso. Non si aspetta ai quindici anni per insegnarti una lingua.
Infine, riassumendo il bagliore di quella luce emanata dal Giordano, potremmo dire che Gesù è stato battezzato per noi. Si immerse in quelle acque per purificarle, a contatto con la loro carne più santa, e quindi conferisce loro il potere di purificazione. Si immerse anche per fecondarle, donandoli la capacità di generare figli di Dio; per questo motivi gli antichi chiamavano “madre” la fonte battesimale, perché dà alla luce figli per l’eternità.
Si è immerso, in terzo luogo, per inaugurare i sacramenti della Nuova Alleanza, in particolare il battesimo, porta per gli altri sacramenti.
Grazie Signore per il sacramento del Battesimo che ci rende i tuoi figli per mezzo dell’acqua che ci bagna e feconda con la tua grazia, e per lo Spirito che ci arricchisce con la sua vita fino a quando sarai tu a vivere in noi e il tuo amore ci possederà per sempre. Grazie Gesù per il dono della fede che i nostri genitori ci hanno trasmesso, che cresca in noi la luce della fede. Insegnaci a mantenere la amicizia con Te senza macchia fino alla vita eterna. Vogliamo Signore, portare con nobiltà la dignità di essere tuoi figli.
LETTURE: Is 42, 1-4. 6-7; Sal.28; At 10, 34-38; Mt 3, 13-17