Il commento al Vangelo di domenica 2 febbraio (Lc 2,22- 40) a cura di Michela Sappa
La scena del Vangelo di questa Domenica, è così semplice eppure densa di gioia, ricca di bellezza. Mi colpisce l’atteggiamento di Simeone e di Anna che, mossi dallo Spirito Santo, si recano al tempio dove incontrano Gesù e dove vivono un punto di svolta per la loro vita.
Questo bimbo, un neonato incapace ancora di insegnare e annunciare a parole, nella Sua grandezza raggiunge i cuori, anche solo rivelandosi.
L’esperienza dello sguardo verso di Lui trasforma, arricchisce, cura. Rende piena di significato tutta la fatica, le incertezze, le perplessità dell’attesa. Si arriva a comprendere il senso vissuto, finora non compreso. Tutto diventa trasparente.
Ed è ciò che canta Simeone: i suoi occhi hanno visto la salvezza, la sua vita è stata illuminata, riscoperta.
È bello ripensare al passato, ripercorrere la semplice quotidianità sotto lo sguardo del Signore che porta luce, che può per davvero donare Grazia. Lo sguardo rivolto a Lui è colmo di fiducia. E anche noi, come Anna e Simeone, possiamo esserne testimoni.