Il commento al Vangelo di domenica 9marzo, prima domenica di Quaresima (Lc 4,1-13) a cura di Simone Alberti

Nel commentare questo brano di Vangelo voglio concentrarmi su due aspetti che forse passano inosservati, nonostante sia molto conosciuto.


Una cosa che mi ha colpito è la risposta finale di Gesù al diavolo, il quale nell’ultima parte, attraverso due versetti della Bibbia, cerca di tentare nuovamente Gesù.
Spesso il rischio nella lettura del Vangelo è quello di leggere cosa vogliamo sentirci dire, come succede al diavolo, senza farci toccare veramente da quello che leggiamo.

Le risposte di Gesù con l’uso di altri passi della Bibbia ci vogliono proprio dire di ascoltare la Parola senza farci condizionare, cercando al suo interno anche aspetti che ci lasciano più inquieti o turbati per avere così una fede più piena, senza nasconderci dietro ciò che ci è più comodo.

Il tempo di Quaresima ha un po’ come obiettivo anche quello di farci sentire scomodi, ma è proprio qui che la fede, attraverso la lettura della Parola, tira fuori la sua vera forza, sostenendoci e supportandoci.

Un altro aspetto che mi ha colpito si trova nella parte iniziale ed è il fatto di come viene evidenziata due volte la presenza dello Spirito Santo.

Gesù, infatti, non è da solo come può sembrare, ma è sostenuto e guidato dallo Spirito, cosa che succede anche a noi tutti i giorni, anche se spesso non ce lo ricordiamo.

Il mio invito durante questa Quaresima è quello di sentirvi scomodi e mettervi in discussione, sapendo però che siete sempre sostenuti dallo Spirito Santo, in modo da prepararvi al meglio alla Pasqua.