Bene la stima economica per riaprire la Asti-Alba: 50 milioni di cui 25 per l’elettrificazione. E’ un primo passo nella giusta direzione ma i progetti di Balocco escludono il ramo Castagnole–Alessandria tagliando quindi un’importante fetta di Territorio (Nizza, Canelli e l’intera Valle Belbo).
Nel frattempo però è necessario garantire un servizio bus integrato con il treno tra ALBA e Castagnole, in attesa di ultimare i lavori, in modo da dare un segnale al territorio e invertire la rotta sulle ferrovie sospese dalla Regione Piemonte. Una prospettiva che dovrà andare a braccetto con tempi certi per la riapertura del servizio pendolare sull’intera tratta, che ci auguriamo rispetti la scadenza dei 26 mesi fornita da RFI.
Quanto all’elettrificazione, che da sola varrebbe circa metà dell’importo lavori, siamo favorevoli ma alla condizione che non ritardi in nessun modo la riapertura della linea, che resta la vera priorità. Necessario stabilire prima interventi urgenti su tutte le linee del Piemonte al fine di garantire il servizio che oggi non c’è o è pessimo. Riteniamo accettabile poter avere provvisoriamente un servizio di treno diesel, ma guardando al futuro pensiamo a tecnologie pulite che non richiedono elettrificazione. I treni elettrici-idrogeno sono già in esercizio in Germania e vogliamo che possano essere anche “made in Piemonte”. La Alstom di Savigliano (CN) ex-Fiat Ferroviaria, è un’eccellenza che merita di ospitare produzioni innovative e a basso impatto ambientale.
Federico Valetti, Consigliere regionale M5S Piemonte Vicepresidente Commissione regionale TrasportiPaolo Mighetti, Consigliere regionale M5S Piemonte
Mauro Campo, Consigliere regionale M5S Piemonte