L’eredità è pesante.
Per le categorie più deboli, i più giovani, gli anziani, ci vorrà un po’ per smaltirlo, il lock down, è pesante per noi adulti, figuriamoci per chi ha delle fragilità.
Il “distanziamento sociale” resta un termine orribile, quasi un ossimoro, non si può distanziare ciò che è sociale.
L’idea dovrebbe essere quella di riavvicinarci, tutti, idealmente e psicologicamente, si certo, non alimentando le possibilità di contagio, i catastrofisti, più o meno qualificati, danno per scontato un ritorno autunnale, speriamo di non tornare indietro.
Lo sport, da sempre, tutti gli sport, oltre a essere metafore della vita, ha in sé caratteristiche che gli hanno fatto abbattere diverse aberrazioni dell’uomo: bianco-nero, piccolo-grande, uomo-donna, forse post-covid… chissà…
Lo sport è integrazione, socialità, inclusione, per fondamento, nasce per questo, per misurarsi, per confrontarsi, anche per ridurre possibilità di conflitto di altro genere.
Lo sport è educazione.
Le amministrazioni dovrebbero essere più attente ai valori che lo sport rappresenta, insieme alla scuola, sono i pilastri per la costruzione psico-fisico-sociale, dei nostri giovani, il futuro della società, è grave un atteggiamento amministrativo distratto è lontano, e ancora una volta è quello della nostra amministrazione.
Ho conosciuto un giovane assessore allo sport entusiasta e con molta voglia di fare (più di uno per la verità), spiace che sia paralizzato da un’amministrazione che, a parte sterili riunioni on-line, non abbia tirato fuori un’idea su cosa proporre e su come progettare, realizzare…. nulla, e siamo oltre metà mandato.
Spiace che in questa amministrazione siedano persone di lungo corso politico e con grande esperienza amministrativa, nello specifico settore del sociale, nel cosiddetto terzo settore, che non indichino la strada a una giunta miope; e alla tiritera dei soldi non credo, prima dei soldi ci vogliono le idee, e il bilancio di un Ente è un atto politico.
Sono preoccupato per settembre, sono preoccupato per la scuola e lo sport, abbiamo diverse strutture precarie e non a norma, ante-covid, figuriamoci post e nessuno si pone il problema, abbandono totale.
E per ripartire occorrono anche i luoghi, gli spazi e possibilmente adatti, almeno a norma.
Forse, l’ho già detto in un intervento precedente, sarebbe ora di aprire un dibattito politico pubblico, sul senso e significato di cosa voglia dire amministrare la cosa pubblica, che non è quello che le nostre ultime amministrazioni stanno facendo se ne dovrebbe parlare, molto di più.