“Penultimo atto delle Federazioni Sanitarie, oggi liquidate, a far data dal 1 gennaio 2014, in Commissione Sanità. Resta il caos più totale su appalti e proroghe appalti in Sanità, su cui si spera di potere fare presto luce nelle sedi competenti. Se è vero che è possibile fare proroghe di 6 mesi alle gare assegnate e poi fare ancora delle piccole proroghe “tecniche” per motivi ben documentati (secondo la Direzione Sanità per “allineare” le scadenze dei bandi delle diverse ASL confluite in singole Federazioni), ci siamo trovati di fronte a proroghe inspiegabili, anche di anni. Di questo credo si debba occupare sia la magistratura contabile, se c’è stato un danno erariale, che penale, se c’è stato un qualche dolo o un qualche interesse personale. Resta sullo sfondo la necessità di centralizzare, senza esagerare creando dei danni, gli acquisti, tenendo come riferimento i costi della Consip, in attesa dei fantomatici costi standard leghisti. Su tutto la totale mancanza della necessaria trasparenza che permetterebbe a tutti, in primis magistratura e consiglieri, ma anche semplici cittadini, di controllare in continuo le azioni e gli indirizzi che la spesa pubblica, e quindi le tasse dei piemontesi, prendono. Mancanza sia delle Asl che dell’Assessorato che, invece di agevolare, complica, interponendo filtri e veli. La politica della trasparenza, della legalità, della pulizia della Lega s’è sgonfiata ancor prima di iniziare”. Davide Bono, consigliere regionale MoVimento 5 Stelle Piemonte