“Oggi milioni di Francesi si recheranno alle urne per eleggere i loro Consigli Provinciali e le Province, Departements per i Francesi, sono talmente inutili che ne parlano giornali e telegiornali di tutta Europa. Si dirà se ne parla perché il Front National della Le Pen può diventare primo partito, sicuramente è vero ma se valessero come la bocciofila, come hanno cercato di farci credere da alcuni anni apprendisti stregoni della politica e del giornalismo, non se le filerebbe nessuno. Nelle stesse ore migliaia di Astigiani hanno assistito “inermi” alla decadenza del Presidente della Provincia di Asti che loro non avevano votato e che sarà sostituito, fino a nuove elezioni, dal Vice Presidente che loro non hanno votato. Curiosamente il partito del Vice Presidente della Provincia non eletto dai cittadini (Marco Gabusi) e la Consigliera Provinciale non eletta dai cittadini Angela Quaglia, presenti in Consiglio Provinciale in base ad un accordo tra Pd, Forza Italia e Lega, spacciato per accordo tra i Sindaci, chiede le dimissioni del Sindaco di Asti eletto dai cittadini (non con il mio voto, ma questo è irrilevante) per l’incompatibilità che il Tribunale ha sentenziato avere come Presidente della Provincia e Consigliere della Cassa di Risparmio. C’è qualcosa che non quadra. Se è legittimo che la richiesta di dimissioni sia avanzata dai 5 Stelle, che peraltro hanno presentato il ricorso, lo è molto meno che lo faccia Forza Italia i cui Consiglieri Provinciali non eletti dai cittadini, Angela Quaglia e Marco Gabusi, hanno condiviso le argomentazioni di Brignolo sulla propria compatibilità ratificando la sua elezione con il voto in Consiglio Provinciale! Io penso che, per decenza, essendo stati eletti come lista collegata a Brignolo Presidente dovrebbero dimettersi in blocco dal Consiglio Provinciale, anziché chiedere le dimissioni di Brignolo da Sindaco. Credo di aver esternato abbastanza chiaramente cosa penso del cumulo di cariche che ha collezionato Brignolo in questi anni e di essere al riparo dal solo sospetto di volergli fare degli sconti, ma la situazione che si è determinata aggiunge ulteriore disagio a chi da anni vive con senso crescente di precarietà il proprio posto di lavoro. Pur non condividendo le modalità di elezione del nuovo Consiglio Provinciale avevo salutato come un ritorno alla normalità l’elezione dello stesso e la fine del commissariamento ma le reazioni politiche di queste ore mi fanno ricordare con tristezza quanto diceva un mio vecchio dirigente: quando pensi di aver toccato il fondo senti sempre qualcuno di sotto che bussa. La sentenza del Tribunale ha dichiarato decaduto Brignolo. Le reazioni del centrodestra e quelle, tardive sul cumulo di cariche, della minoranza del PD, unite alla decisione di Brignolo di rimanere ancorato alla poltrona della Cassa di Risparmio, hanno invece sentenziato la decadenza della politica. Amen” Giovanni Pensabene, dipendente provinciale