“Sarebbe da irresponsabili non affrontare il problema dell’ordine pubblico e del decoro per quanto riguarda il sabato del Festival delle Sagre. Credo che, come astigiani, siamo tutti felici del crescente successo della manifestazione ma i numeri non possono giustificare i seri problemi che ne sono derivati. Non si può accettare che un festival enogastronomico diventi un festival gastrointestinale, per via del vomito che decorava gran parte delle vie cittadine. Rivolgo qui agli organizzatori tre proposte di facile attuazione per limitare i danni, che saranno sempre crescenti se la manifestazione avrà numeri crescenti: Vietare il vetro: non è concepibile che, nonostante il divieto di vendere bottiglie in Piazza, si continui a servire il vino in bicchieri di vetro, pericolosissimo per l’incolumità delle persone. 1 € per un vino migliore ed il decoro: il vino che viene servito agli stand delle Pro Loco è di pessima qualità, questo vuol dire che “sale subito alla testa” e provoca più facilmente problemi di stomaco con i risultati che tutti hanno potuto vedere. Far pagare 1 € il bicchiere di vino potrebbe servire ad aumentare un po’ la qualità dello stesso, ad evitare abusi “gratuiti” e, magari, a finanziare la pulizia straordinaria delle strade. Biglietto di ingresso alla Douja: per un salone del vino di qualità abbiamo bisogno che sia frequentato solo da chi è veramente interessato al vino e non solo ai suoi effetti inebrianti. Un biglietto di ingresso potrebbe sortire questo effetto, evitando le spiacevoli risse all’ingresso e l’accampamento con annessa discarica di bottiglie appena acquistate all’uscita. Infine mi chiedo: cose avrebbero fatto le istituzioni se una manifestazione con questi effetti fosse stata organizzata da privati? Ma soprattutto: quei privati avrebbero avuto il permesso di organizzarla o gli sarebbe stato impedito per questioni di ordine pubblico? Ipocrisie di questa città come ipocrita questo regime proibizionista che consente ciò che è stato consentito sabato sera ma vieta la coltivazione ed il commercio di marijuana. Ecco… se fosse stata distribuita marijuana sabato sera invece che il vino forse ora non staremmo a contare i danni…” Salvatore Grizzanti