“Finalmente c’è un uomo che ha il coraggio di osare e di dire le cose come stanno. Un Presidente del Consiglio che sa che l’iphone non funziona a gettoni e che il mangiadischi mangia solo dischi e non anche i bambini, come vorrebbero i veterocomunisti che manifestano contro la sua manovra economica. Uno che a 39 anni ha il coraggio di dire basta al posto fisso e lo fa dando l’esempio: Presidente della provincia di Firenze dal 2004 al 2009, poi è già ora di cambiare e fa il Sindaco di Firenze fino al 2014, quando è di nuovo costretto a cambiare posto di lavoro e diventare Presidente del Consiglio con sede di lavoro a Roma e l’obbligo di continue trasferte in Italia e all’estero, non come quei fannulloni di dipendenti pubblici che non vogliono la mobilità entro 100 Km! Un Presidente del Consiglio che quando deve dire che una cosa è vecchia e va cambiata lo dice, senza guardare in faccia nessuno, in barba ai trinariciuti della CGIL che si ostinano a difendere lo Statuto dei lavoratori, “come si fa nel 2014 a rivendicare una legge del 1970!” (le parole tra virgolette sono del Presidente Renzi). Basta è ora di svecchiare le regole, bisogna stare al passo con i tempi ed io, nel mio piccolo, voglio dare una mano al Presidente, se qualche cosa dovesse sfuggirgli. Ad esempio questa legge del 1948 (come si chiama? Ah, Costituzione!) che all’art.1 dice che “l’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro…”, ma dai! siamo nel 2014 dobbiamo applicare una norma dell’immediato dopoguerra, quando non c’era neanche il telefono a gettoni? E ancora, nelle nostre scuole continuano ad insegnare il teorema di Pitagora, uno che è vissuto nel v° secolo avanti Cristo, quando non si spedivano neanche le lettere, ma vi sembra serio? E che dire poi dei 10 comandamenti (non rubare, non dire falsa testimonianza, non desiderare la roba d’altri ecc.ecc.), Mosè ebbe la rivelazione intorno al 1200/1300 avanti Cristo, quando non erano ancora stati inventati neanche i segnali di fumo e noi (cattolici, s’intende) dovremmo rispettarli adesso che c’è internet? Mi rendo conto che lo svecchiamento di questo paese è un lavoro immane e, a volte, si rischia di buttare il bambino con l’acqua sporca. Per sua fortuna Renzi è accompagnato da Ministre che hanno il compito di salvaguardare i valori e il ricordo delle persone che hanno fatto la Storia del nostro Paese, non corre quindi il rischio di confondere il loglio con il grano. Basti pensare alla prontezza con cui la Ministra delle Riforme, Maria Elena Boschi, al giornalista che le chiedeva perfidamente di scegliere un suo riferimento culturale tra Fanfani e Berlinguer, ha risposto con nettezza Fanfani, per ragioni di provenienza territoriale! Non oso pensare, se fosse nata a Predappio anziché a Montevarchi, cosa avrebbe potuto rispondere se la scelta fosse stata tra Gramsci e Mussolini!”
Giovanni Pensabene