Curiosità e interesse per l’incontro svoltosi venerdi scorso al Comune di Asti con la consigliera economica dell’Ambasciata di Cuba Isamery Gonzales, con la direttrice di Palco Isabel Puebla e con il fondatore della Camera di Commercio Italo Cubana Giannandrea Talato. “E’ un paese che da alcuni anni registra un aumento del PIL del 3.7% e la proiezione del 2013 attesta un PIL al 4%” ha voluto sottolineare Angelo Feltrin del Centro Estero per l’Internazionalizzazione del Piemonte “Cuba a differenza di quanto tutti pensano è un paese sicuro e il suo governo da precise garanzie su transazioni e pagamenti, un particolare da non sottovalutare nell’attuale panorama economico”. Un pubblico interessato composto da associazioni di categoria ed imprenditori non solo astigiani hanno assistito ad una lunga ed appassionata relazione sul Paese. Qualche delusione sulla possibile apertura di un mercato del vino italiano, al momento monopolizzato dai vini cileni, grandi possibilità e grandi margini di guadagno su tutto ciò che è agroalimentare “made in Italy”. Possibilità per chi vuole investire e costruire. Cuba a programmi triennali e quinquiennali precisi, definiti e ambiziosi; nei prossimi mesi partiranno ad esempio la costruzione di 60 mila alloggi e di due porti turistici. Le forniture saranno tutte italiane. Opportunità quindi nel settore delle costruzioni, dei servizi e delle energie rinnovabili. In pochi anni il numero dei turisti verso l’isola raddoppierà con tutto ciò che ne consegue in termini di nuovi alberghi, porti turistici, ristoranti e servizi collegati. “Cuba da alcuni anni risulta essere la porta di ingresso per tutto il Sud America e la fiera di ottobre che si tiene a l’Avana è il punto di incontro ideale per il B2B mondiale” afferma Talato “da tre anni la Camera di Commercio Italo Cubana organizza format per il business italiano in particolare per le aziende del nordovest. Ora puntiamo ad organizzare un’offerta Italia e il Piemonte non può mancare”. Il Comune di Asti, presenti il Sindaco di Asti Brignolo e l’Assessore allo Sviluppo Economico Cerrato sono stati invitati a pensare ad un progetto istituzionale di indirizzo formativo culturale. I prodotti alimentari italiani sono molto ambiti e ricercati. <<Manca ancora la cultura, come spesso accade nei Paesi in forte sviluppo. Chi può acquista un prodotto perché ha un valore di immagine forte, è uno status symbol>> afferma Gonzales << Dal vostro territorio può partire un progetto di formazione e cultura che aprirebbe alle vostre imprese un mercato incredibile. Cuba significa anche Brasile e Argentina>>. A margine dell’incontro si è definito un primo gruppo di lavoro composto da imprenditori astigiani disponibili a lavorare ad un primo format educativo, ma finalizzato alla penetrazione commerciale, che potrebbe essere presentato già a Ottobre. Nelle prossime settimane un nuovo incontro più tecnico e operativo. “Il nostro obiettivo, non solo per il mercato latino” ha concluso l’Assessore Cerrato “è creare, ad esempio, un paniere di prodotti del Piemonte, una sorta di menù certificato che diventi il biglietto da visita del Piemonte nel mondo. Asti ha possibilità di crescere e di uscire da questa profonda crisi se le imprese locali, imparano a diversificare i propri mercati, mantenendo le produzioni in Italia. Le grandi aziende già lo fanno e bene. I piccoli produttori devono essere assistiti dalle Istituzioni, lavorare in rete ed essere attrattivi non puntando al ribasso del prezzo ma sfruttando l’appeal che il made in Italy indubbiamente ha, soprattutto nei mercati emergenti”.