Il Consiglio di Amministrazione della Cassa di Risparmio di Asti, nella seduta di oggi, giovedì 13 settembre, ha approvato il resoconto semestrale al 30 giugno 2012. La banca ha chiuso la prima metà dell’anno con un utile netto di 22 milioni di euro, in sensibile crescita rispetto al dato di fine giugno 2011, che conferma la validità della competitività commerciale e dell’efficienza gestionale e consente di affrontare su basi più solide le criticità generate da un quadro congiunturale recessivo. I crediti verso clientela ammontano a 5,1 miliardi di euro al lordo delle operazioni di cartolarizzazione e crescono del 2,43% su base annua e dello 0,74% sul 31 dicembre 2011; tale dinamica riflette da un lato la debole congiuntura economica e dall’altro la volontà della Banca di assicurare sostegno finanziario a imprese e famiglie meritevoli. Il difficile contesto economico, che ormai si protrae da diversi esercizi, determina tra l’altro, a livello di sistema bancario, il deterioramento della qualità del credito: il rapporto tra sofferenze nette e crediti totali è pari al 2,37% e si mantiene inferiore al valore di sistema*. Complessivamente le esposizioni deteriorate nette ammontano a 342,3 milioni di euro ed evidenziano una crescita del 28,43% rispetto ad inizio anno; la significativa variazione è dovuta in modo preponderante all’applicazione della modifica normativa riguardante la soglia temporale di identificazione delle esposizioni scadute (past due), passata da 180 a 90 giorni. Le attività finanziarie gestite per conto della clientela ammontano a 8,1 miliardi di euro, in aumento del 5,63% su giugno 2011 e del 3,84% su dicembre 2011. La raccolta diretta, da sempre oggetto di particolare cura da parte della Banca, si è attestata a 5,7 miliardi di euro, di cui 4,6 da clientela retail, e costituisce, all’interno dell’aggregato complessivo, la componente più significativa. Il rendiconto economico semestrale rileva il soddisfacente incremento del margine di interesse, che si attesta a 75 milioni di euro e cresce di 10,3 milioni di euro (+ 15,97%); positivo l’andamento del margine commerciale, grazie all’espansione dei volumi intermediati ed all’incremento dei tassi di interesse attivi e passivi, al quale si aggiunge il contributo del margine finanziario, grazie all’incremento del volume dei titoli di Stato italiani in portafoglio. Il deterioramento del quadro economico determina la necessità di effettuare ancora elevate rettifiche su crediti, che ammontano a 17,3 milioni di euro, in incremento di 5,1 milioni di euro (+ 41,46%) rispetto al primo semestre 2011. Le commissioni nette ammontano a 25,6 milioni di euro e si mantengono sul livello dell’esercizio precedente, così come gli altri proventi di gestione, che ammontano a 2,4 milioni di euro. Il risultato netto di negoziazione, copertura e fair value delle attività e passività finanziarie, è positivo per 9,9 milioni di euro, anche grazie all’attenuazione del rischio sovrano, che ha consentito utili di negoziazione su titoli di Stato italiani in portafoglio. I costi operativi crescono fisiologicamente dell’1,79%, in linea con le previsioni di budget. Il cost/income, principale indicatore dell’efficienza aziendale, è pari al 52,13%, risultato che colloca la Cassa di Risparmio di Asti tra le banche commerciali più efficienti. A fronte di un utile dell’operatività corrente di 36,7 milioni di euro, gli accantonamenti per imposte dirette sono aumentati di 4 milioni di euro, pari a +37,21%. Il tax rate, principalmente per effetto delle recenti modifiche alla disciplina dell’Irap, è risultato pari al 40,18% dell’utile lordo. Il Patrimonio di Vigilanza ammonta a 613 milioni di euro, in crescita del 2,51% rispetto al 31/12/2011; il core tier 1 ratio, indicatore di solidità e solvibilità che rappresenta il patrimonio di qualità primaria, è pari al 10,27% ed il total capital ratio si attesta al 12,71%. Nel primo semestre del 2012 la banca ha aperto 3 nuove filiali a Sesto San Giovanni, Voghera e Grugliasco ed assunto 9 nuovi dipendenti, incrementando l’organico complessivo a 1.045 unità.