VESIME D’ASTI – La Coldiretti di Asti in occasione della “Giornata del Ringraziamento” di Vesime d’Asti ha tracciato il consuntivo dell’annata agraria. Luigi Franco, responsabile del settore economia del sindacato, nella sua relazione su tutti i settori dell’economia agricola ha evidenziato l’attuale stato di difficoltà dovuto alla crisi mondiale, ma ha preventivato un futuro di speranza. “Da un “San Martino” all’altro, abbiamo avuto alti e bassi però l’agricoltura è l’unico settore dell’economia nazionale che ha registrato un maggior numero di assunzioni”. In provincia di Asti su 23.645 imprese iscritte alla Camera di Commercio 7.550 sono aziende agricole e rappresentano ancora il 32% dell’economia locale. L’ultima vendemmia come qualità è stata ottima, ma inferiore come quantità. La produzione è stata di 850 mila ettolitri contro i 920 mila del 2011. Gli allevamenti dei bovini sono in continuo, ma lento calo. Nel 1990 in provincia di Asti i bovini erano 91.500 attualmente sono 44.530. Anche il settore corilicolo da anni in espansione quest’anno ha denunciato un calo dovuto soprattutto all’andamento climatico. La produzione di nocciole è stata scarsa sia come quantità che come qualità. Anche le quotazioni sono in calo.