Le disposizioni contenute nel Decreto “Cura Italia” prevedono per le micro, piccole e medie imprese, i professionisti e le ditte individuali, una moratoria su un volume complessivo di prestiti stimato in circa 220 miliardi di euro. Vengono congelate fino al 30 settembre linee di credito in conto corrente, finanziamenti per anticipi su titoli di credito, scadenze di prestiti a breve e rate di prestiti e canoni in scadenza.
Queste misure però, seppur importanti, non appaiono sufficienti. “Le azioni messe in atto fino ad ora a sostegno delle imprese sono molteplici e lodevoli, ma data la straordinarietà e purtroppo la drammaticità del momento, non appaiono di portata adeguata allo scopo che si prefiggono di ottenere – afferma Ermanno Laner, presidente provinciale CNA di Asti, che aggiunge – la sospensione delle rate di prestiti e finanziamenti è sicuramente di fondamentale importanza, ma in questa fase cruciale è indispensabile che il tessuto produttivo possa disporre della liquidità necessaria per gestire le attività ordinarie e rispettare le numerose scadenze dei pagamenti come forniture, affitti e salari. Chiediamo al Governo il massimo impegno nell’ agevolare le modalità di accesso al credito per artigiani e piccole imprese e rivolgiamo un appello alle banche presenti sul territorio, affinché operino compiutamente in tale direzione. E’ necessario fornire liquidità in tempi rapidi e a costo zero, per poter garantire un futuro a tutti coloro che in questo momento stanno pagando un prezzo altissimo a causa di questa crisi, tanto imprevedibile quanto devastante. Solo se ognuno di noi farà la propria parte e nel migliore dei modi, potremo avere il giusto slancio per ripartire dopo questa terribile esperienza”.