La notizia è di quelle succose, destinate a far rumore. Mariangela Cotto sosterrà apertamente la candidatura di Sergio Chiamparino. Lo ufficializzerà nei prossimi giorni insieme ad altri amministratori a lei vicini. In realtà, conoscendo il pensiero della signora di San Marzanotto e il suo modo di intendere politica e vita amministrativa, la scelta appare decisamente più naturale. Chiamparino nei suoi otto anni da sindaco di Torino ha raccolto consensi ben più ampi del tradizionale bacino di voti del centro-sinistra. Il suo approccio molto pragmatico al governo della città gli ha suscitato apprezzamenti decisamente trasversali. “Nel periodo in cui sono stata assessore ai servizi sociali nella giunta Ghigo – ci dice la Cotto – ho avuto modo di collaborare con Chiamparino, apprezzando la sua concretezza e la capacità di ben amministrare, al di là degli steccati ideologici”, tratti particolarmente affini allo stile amministrativo della Cotto. A sostegno di Chiamparino, candidato già di suo molto forte, si sta così “apparecchiando” uno schieramento decisamente trasversale, almeno nell’astigiano. Nei giorni scorsi il comitato provinciale Udc, tradizionalmente molto prudente, è uscito pubblicamente allo scoperto, criticando la scelta nazionale di un’alleanza con il Nuovo Centro Destra e rivendicando la possibilità di sostenere Chiamparino. Anche Massimo Padovani, leader astigiano di Scelta Civica, ha da parte sua annunciato il proprio sostegno all’ex sindaco di Torino. Qualche settimana fa Gabriele Andreetta, ex vicepresidente CrAsti, personalità di rilievo del centro destra nicese, ha dichiarato la sua scelta di campo a favore di Chiamparino, annunciando il proprio passaggio nelle fila dei Moderati. Tutte spie di un aperto disagio in molti settori del centro destra, determinato dagli scandali della giunta Cota (le ormai famose “mutande verdi”), ma ancora di più dall’approccio centralistico di governo, che ha trascurato, anzi talvolta mortificato molti territori. “Penso ai trasporti, alla sanità – all’accorpamento dei tribunale di Asti e Alba in cui Cota ha dimostrato una smaccata partigianeria, aggiungiamo noi – alle mie iniziative ai servizi sociali che l’accoppiata Cota-Monferino minacciava di smantellare”, tutte cose che hanno indotto la Cotto e molti amministratori astigiani di centro destra a scegliere Chiamparino. Massimiliano Bianco