Nella seduta del Consiglio comunale che si è svolta martedì 21 è stato discusso, tra le altre pratiche, il progetto preliminare di modifica del piano regolatore per individuare un’area per la rilocalizzazione della clinica S. Anna, a rischio di perdita dell’accreditamento. La nuova area, individuata nei pressi del villaggio Bellavista, è stata oggetto di alcune osservazioni critiche da parte di esponenti delle opposizioni. “Sarebbe stato meglio – ha osservato Alberto Pasta, portavoce del neonato gruppo dell’Italia dei valori – rilocalizzare la clinica in un edificio come la vecchia Maternità, soluzione che avrebbe consentito di non ricorrere alla variante e intaccare un nuovo pezzo di territorio comunale. Sarebbe poi stato meglio, prima di discutere, aspettare di avere notizia dell’inclusione o meno di questa soluzione nel Piano sanitario regionale“. Su posizioni simili si sono espressi anche i democratici Maria Ferlisi e Angelo Corvonato. Fabrizio Imerito, assessore all’Urbanistica, replica ricordando che l’acquisto dell’immobile ex Maternità da parte della proprietà della clinica S. Anna, venne bloccato tre anni fa dall’Asl. “Forse – ipotizza Imerito – l’Asl aspettava la variante che avrebbe consentito la valorizzazione dei suoi immobili, che attualmente si trova bloccata in regione. Le opposizioni, prima di protestare, potrebbero chiedere ai vertici dell’ente, a loro politicamente vicini“. La pratica è passata con il voto favorevole della maggioranza e dell’Udc, mentre gli altri esponenti di opposizione si sono astenuti.
Nei prossimi mesi è atteso il varo del progetto definitivo e la sua discussione in Consiglio.
Michele Cascioli