Sono circa 37.030 i contratti programmati dalle imprese piemontesi per settembre 2021, valore che sale a 102.150 se consideriamo l’intero trimestre settembre-novembre, 44.220 assunzioni in più rispetto allo stesso trimestre del 2020 e 22.550 in più rispetto all’intervallo settembre-novembre 2019.
Sono alcuni dei dati incoraggianti, contenuti nel Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, che confermano anche per il Piemonte il miglioramento del contesto economico complessivo e la ripresa della domanda di lavoro delle imprese, in linea con l’importante crescita di PIL, export e produzione industriale.
Il 76,4% delle entrate delle aziende piemontesi riguarderà lavoratori dipendenti, il 15,9% lavoratori somministrati, l’1,8% collaboratori e il 5,9% altri lavoratori non alle dipendenze.
Nel 27% dei casi le entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 73% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita).
Delle 37.030 entrate previste in Piemonte nel mese di settembre 2021 il 17% è costituito da laureati, il 34% da diplomati, le qualifiche professionali e l’assenza di un titolo specifico pesano rispettivamente il 20% e il 28%.
Considerando complessivamente i dati del trimestre settembre-novembre 2021 emerge come siano i servizi a formare ancora una volta la fetta più consistente della domanda di lavoro con il 68,8% delle entrate (30.960 unità in più rispetto allo stesso trimestre del 2020 e 13.820 in più rispetto a settembre-novembre 2019). L’industria programma 31.910 entrate, generando circa il 31,2% della domanda totale del trimestre e segnando un incremento di 13.270 entrate rispetto a settembre-novembre 2020 e 8.730 rispetto allo stesso periodo del 2019. Nel dettaglio 25.620 entrate riguarderanno il comparto manifatturiero e 6.300 quello edile.
Tra i servizi si rileva un forte interessamento del commercio con il 19.110 entrate previste nel trimestre in esame, pari al 18,7% delle 102.150 entrate complessive, dei servizi alla persona con 12.860 assunzioni (12,6% del totale) e del turismo (11.870 entrate).
Il 22% delle entrate previste per settembre 2021 in Piemonte sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici (quota superiore alla media nazionale 15%). Gli operai specializzati e conduttori di impianti e le professioni commerciali e dei servizi genereranno entrambe il 33% delle entrate, solo l’8% sarà rappresentato da impiegati. I profili generici produrranno il 10% delle assunzioni del mese.
A livello di area di funzionamento il peso maggiore è dato dalla produzione beni ed erogazione servizio (46%), segue l’area commerciale e vendita (21%) e quella tecnica e di progettazione (14%), la logistica si attesta all’11%, seguita dall’area amministrativa e finanziaria con il 4%. L’area direzionale, infine, pesa il 4% delle assunzioni previste.
Permangono, infine, le difficoltà di reperimento di alcune figure professionali: in 39 casi su 100 le imprese piemontesi prevedono, infatti, di avere difficoltà a trovare i profili desiderati, quota superiore rispetto a quella media nazionale (37 imprese su 100).
Le professioni più difficili da reperire in regione a settembre 2021 sono Farmacisti, biologi e altri specialisti delle scienze della vita (64 aziende su 100) e Dirigenti e Direttori (63 aziende su 100). Per circa sei imprese su dieci, infine, appare difficoltoso trovare anche Operatori della cura estetica e Specialisti in scienze informatiche, fisiche e chimiche.