Sono circa 27.820 i contratti programmati dalle imprese piemontesi per maggio 2021, 9.750 unità in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e 1.910 unità in meno rispetto all’analogo periodo del 2019, quando il mercato del lavoro non aveva ancora dovuto affrontare le problematiche causate dalla pandemia da Covid-19. Pur in un quadro ancora di incertezza si registra, però, una promettente ripresa dell’attività economica globale e, con essa, degli scambi commerciali sostenuti soprattutto da Cina e Usa: una situazione che, insieme a un clima di maggior fiducia delle imprese grazie ai recenti allentamenti delle restrizioni anti-Covid, produce per il mese in corso una crescita dei contratti sul mese precedente (+4.030).
Il 72,6% riguarderà lavoratori dipendenti, il 20,3% lavoratori somministrati, il 2,9% collaboratori e il 4,3% altri lavoratori non alle dipendenze. Nel 27% dei casi le entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 73% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita).
Complessivamente nel trimestre maggio-luglio 2021 le entrate stimate ammonteranno a 85.810, il 6,8% delle 1.269.210.000 programmate a livello nazionale.
Queste alcune delle indicazioni che emergono dal Bollettino mensile del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal.
Delle 27.820 entrate previste in Piemonte nel mese di maggio 2021 il 14% è costituito da laureati, il 33% da diplomati, le qualifiche professionali e l’assenza di un titolo specifico pesano rispettivamente il 26% e il 27%.
Anche nel mese di maggio sono i servizi a formare la fetta più consistente della domanda di lavoro con il 65% delle entrate (6.240 unità in più rispetto allo stesso mese del 2020, ma 1.750 in meno rispetto a maggio 2019).
Il comparto manifatturiero, genera circa il 25% della domanda di maggio 2021 mentre il settore edile, grazie anche ai nuovi incentivi, segna 2.580 entrate programmate nel mese di maggio e più di 7mila per l’intero trimestre maggio luglio 2021.
Complessivamente l’industria stima 9.650 entrate, 3.510 in più rispetto a maggio 2020, attestandosi su un valore analogo a maggio 2019 (-160 unità in più).
Il 18% delle entrate previste per maggio 2021 nella nostra regione sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici; il 33% sarà costituito da operai specializzati e conduttori di impianti; circa il 26% riguarderà professioni commerciali e dei servizi, solo l’11% sarà rappresentato da impiegati. I profili generici produrranno il 12% delle assunzioni del mese.
A livello di area di funzionamento il peso maggiore è dato dalla produzione beni ed erogazione servizio (46%), segue l’area commerciale e vendita (117%) e quella tecnica e di progettazione (15%), la logistica si attesta all’11%, seguita dall’area amministrativa e finanziaria con il 7%. L’area direzionale, infine, pesa il 4% delle assunzioni previste.
Permangono, infine, le difficoltà di reperimento di alcune figure professionali: in 32 casi su 100 le imprese piemontesi prevedono, infatti, di avere difficoltà a trovare i profili desiderati, quota analoga rispetto a quella media nazionale (31 imprese su 100).
Le professioni più difficili da reperire in regione a maggio 2021 sono medici e altri specialisti della salute (63 aziende su 100) e gli specialisti in scienze informatiche, fisiche e chimiche (57 aziende su 100). Per oltre un’impresa su due, infine, appare difficoltoso trovare anche progettisti, ingegneri e professioni assimilate nonché operai specializzati nell’edilizia e nella manutenzione di edifici.