“Riaprire la questione dell’assegnazione delle linee ferroviarie, sospese nel 2012 dalla Regione e assegnate alle Province con autobus sostitutivi, affinché i cittadini astigiani non siano penalizzati”: lo chiede il deputato Massimo Fiorio in una lettera aperta al commissario straordinario della Provincia Alberto Ardia sottolineando la necessità di “affrontare, più in generale, il tema del taglio dei trasporti pubblici locali”. L’esponente Pd parte dall’ultimo problema in ordine di tempo: “Si è aperto il nuovo anno scolastico – scrive al commissario – e subito si è riproposta la questione del trasporto degli studenti. Il taglio del 20% prospettato dalla Regione a partire dai prossimi mesi comprometterà in modo fatale un servizio indispensabile in territori come quello astigiano caratterizzato dalla frammentazione insediativa e dalla presenza di molti piccoli centri. Temo che la questione non sia stata compresa nella sua drammaticità: da gennaio il diritto allo studio sarà fortemente a rischio. Di fatto ne abbiamo già avuto un assaggio in questo primo scorcio di inizio attività scolastica”. I collegamenti pubblici del mattino verso Alessandria e verso Alba, via Castagnole Lanze, ricorda Fiorio, sono stati inizialmente sospesi, creando disagio all’utenza. “Se sono stati ripresi e probabilmente riusciranno a essere stabilizzati – scrive il parlamentare nella lettera aperta – è perché si è cercato di rimediare prospettando cambi e soluzioni alternative al Consorzio trasporti di Alessandria. Non posso non ringraziare l’assessore ai Trasporti della Provincia di Alessandria, Gianfranco Comaschi, per la volontà collaborativa: ha compreso l’urgenza della situazione e si è attivato con l’interessamento del sottoscritto e di alcuni amministratori locali. Ma devo anche ringraziare l’azienda di trasporto che, prima ancora che si giungesse ad un accordo formale con la Provincia alessandrina, ha soppresso una corsa pomeridiana per garantire quella del mattino e soddisfare così le esigenze degli studenti”. L’on. Fiorio scrive al commissario Ardia che questa situazione di disservizio “è il frutto del disimpegno della Provincia di Asti nella gestione di alcune linee ferroviarie, tra cui la Alessandria-Castagnole Lanze, che corrono principalmente in terra astigiana. Avendo Lei ereditato dalla passata amministrazione questa scelta sciagurata, si trova ora nella situazione spiacevole di dover affrontare i disagi dell’utenza, risolvere problemi contingenti e prospettare soluzioni”. Di qui il sollecito a riaprire al più presto il discorso sull’assegnazione delle linee ferroviarie dopo l’aggiudicazione della Asti-Alba alla Provincia di Cuneo e della Alessandria-Castagnole Lanze a quella alessandrina: “Anche considerando – la sottolineatura di Fiorio – che la Asti-Alba, alla luce dell’accorpamento dei due tribunali e di conseguenza degli spostamenti giornalieri del personale albese nel capoluogo astigiano, non può essere considerata una linea secondaria”.