Luigi Di Maio ha incontrato Asti. Venerdì 6 dicembre il deputato del Movimento 5 Stelle, vicepresidente della Camera, ha partecipato all’evento organizzato dai sosteniti astigiani di Beppe Grillo nel Salone della Provincia. In apertura c’è stata anche l’occasione per il gruppo pentastellato in Consiglio comunale per fornire un breve rendiconto sulla recente attività. Gabriele Zangirolami, capogruppo, ha lamentato il fatto che l’attività sia stata minore di quanto voluto a seguito del regolamento dell’assemblea cittadina. “I consiglieri – spiega il capogruppo M5S – possono presentare delle mozioni, ma non ci sono scadenze temporali per la discussione. Purtroppo non abbiamo trovato tra i consiglieri forti volontà di modifica”. L’altro consigliere Davide Giargia ha portato l’attenzione sull’ordine del giorno presentato durante il Consiglio comunale aperto riguardo l’Asp, che proseguirà nella settimana che va a cominciare. “Pensiamo – afferma Giargia – che Asp sia un’azienda strategica per il Comune. Purtroppo in passato ci sono state scelte di gestione che sollevano molti dubbi”. Di Maio, affiancato dal deputato astigiano Paolo Romano, ha esordito parlando delle recente sentenza della Consulta che ha ridisegnato in modo netto la legge elettorale annullando il premio di maggioranza e le liste bloccate. Scelta che ha reso l’attuale Parlamento nelle parole dei deputati 5 Stelle “moralmente incostituzionale”. “Giovedì – racconta il vicepresidente della Camera – siamo riusciti dopo una giornata di dure proteste e di abbandono dell’aula a fare calendarizzare per la prossima settimana la discussione su una nuova legge elettorale”. I pentastellati putano a un ritorno alla legge elettorale in vigore prima dell’attuale (c.d. Mattarellum) poiché ultima legge elettorale votata da un Parlamento pienamente legittimo. Di Maio ha poi accusato gli altri gruppi presenti in Parlamento di volere ritardare il più possibile il ritorno alle elezioni per paura di una possibile vittoria del M5S suscitata dai consensi molto alti registrati nei sondaggi. “Alle prossime elezioni – provoca Di Maio – i cittadini dovranno scegliere se votare per partiti che si sono alleati contro i propositi annunciati in campagna elettorale, o chi si è comportato come aveva annunciato e ha portato avanti i propositi annunciati”. Ribadita la linea dei penta stellati di volere ottenere le riforme mantenendosi sempre all’interno del metodo democratico. Dalle domande del pubbliche è arrivata l’occasione per cominciare a parlare di come M5S si comporterà in occasione delle elezioni europee previste per il mese di maggio del prossimo anno. Il vicepresidente della Camera ha indicato l’importanza della scelta dei deputati europei per potere ottenere una rappresentanza in grado di agire nelle sedi addette e rimettere in discussione i trattati come il Fiscal Compact, che dal prossimo anno porrà pesanti regole sui bilanci degli stati aderenti.