“In questi anni abbiamo ridato credibilità a un’istituzione come la Regione Piemonte, che l’aveva persa. Credibilità riacquistata grazie al lavoro di squadra di tutta la Giunta e che ora vogliamo spendere per affrontare e cercare di risolvere i problemi che ancora esistono”: è questo uno dei passaggi più importanti dell’intervento che il presidente Sergio Chiamparinoha svolto nel corso della tradizionale conferenza stampa di fine anno, tenuta questa mattina nel palazzo della Regione insieme a tutti gli assessori.
Chiamparino ha voluto soprattutto tracciare un bilancio di legislatura: “Abbiamo rilevato una Regione alla quale la Corte dei Conti aveva certificato un disavanzo di 7,5 miliardi di euro e siamo arrivati in anticipo sul rientro concordato; il bilancio era precario, dopo un risanamento strutturale ora siamo in grado di reggere politiche utili per il Piemonte, tanto che sono stati decisi investimenti per circa 700 milioni di euro per il rilancio e lo sviluppo dell’economia, del turismo e del territorio. La stessa operazione è stata compiuta per la sanità: siamo partiti da una situazione di commissariamento, abbiamo messo in moto un cospicuo piano di nuove assunzioni e un miliardo di euro per il Parco della Salute di Torino, la Città della Salute di Novara e i nuovi ospedali dell’Asl TO5 e del VCO, senza dimenticare le questioni più rilevanti, e lavorato per rendere la sanità più moderna con l’apertura di numerose Case della Salute e con l’avvio di una nuova politica della cronicità. Il Piemonte è così diventato la prima Regione italiana per quanto riguarda l’applicazione dei Livelli essenziali di assistenza nel 2017 e non sarà un caso se l’assessore Saitta è stato indicato come prossimo presidente dell’Agenzia italiana del farmaco”.
Il presidente ha quindi evidenziato i principali risultati ottenuti in diversi altri settori: “Gli obiettivi generali di utilizzo dei fondi comunitari sono stati raggiunti e si è potuto investire in tecnologia, ricerca, formazione e sviluppo dell’agricoltura. Inoltre, si è riusciti ad aprire alcune linee ferroviarie che erano state chiuse dalla precedente Amministrazione, sono state garantite agli studenti universitari tutte le borse di studio per reddito e per merito, gli investimenti sul turismo hanno prodotto effetti tangibili e riconosciuti come i riconoscimenti Unesco e di Lonely Planet. Nel campo dei diritti il Piemonte è diventato una delle poche zone d’Italia in cui non si sono verificati momenti di tensione nelle politiche di accoglienza e integrazione degli immigrati”.
La credibilità così ottenuta Chiamparino vuole spenderla anche “al servizio di una Regione che non vuole farsi mettere nell’angolo dal Governo. Sulle trattative per avere maggiore autonomia secondo l’art.116 della Costituzione siamo pronti per partecipare ai tavoli tecnici, inserirci nel gruppo di testa con altre Regioni e chiudere partendo dalla sanità e dalle infrastrutture”.
E parlando di infrastrutture il discorso di Chiamparino non poteva non trattare il tema della realizzazione della Torino-Lione: “È intollerabile e inconcepibile che il Governo non dica una parola sul fatto che scade il mandato del commissario di Governo, così come sul fatto che finisce l’Osservatorio. Sono segni incontrovertibili della volontà di non voler terminare l’opera. Il Piemonte non può accontentarsi di vivere alla giornata, il Governo si assuma la responsabilità di dire un sì o un no definitivo. Purtroppo si sta avverando quanto temevo: tutto, anche l’analisi costi-benefici, sono espedienti per allungare i tempi a dopo le elezioni europee. Se la situazione si mettesse al peggio ho intenzione di istituire un Osservatorio regionale, chiedere al Consiglio di indire un referendum e assumere la gestione e il finanziamento della linea con le altre Regioni del Nord che sono interessate”. Il presidente ha poi lamentato che “si continua a non avere notizie dal Governo per il completamento dell’Asti-Cuneo e si trattano le istituzioni in modo intollerabile; si diano almeno risposte ai sindaci il più in fretta possibile”.
Il vicepresidente Aldo Reschigna ha poi elencato i provvedimenti sui quali si concentrerà l’attenzione nei prossimi mesi: bilancio di previsione 2019, chiusura della trattativa sull’autonomia, approvazione della legge regionale sulla montagna, avvio dei voucher per aiutare le famiglie a sostenere le rette degli asili nido.