E’ stato archiviato l’esposto presentato dall’ex assessore al Commercio Mario Bovino nei confronti del sindaco e presidente della Provincia Maurizio Rasero. Pietra dello scandalo le elezioni provinciali del 2022, anzi i bigliettini con le indicazioni di voto che Rasero aveva consegnato ai consiglieri comunali di maggioranza per esprimere la preferenza in favore di Simone Nosenzo. Bovino si era riferito nell’esposto a una registrazione di una conversazione con la consigliera di maggioranza Francesca Varca. Secondo il gip Claudia Beconi non c’è alcun reato elettorale nel comportamento di Rasero. Il fatto che mediante una richiesta di apporre dei segni di riconoscumento il sindaco abbia manifestato la volontà di esercitare un controllo sui voti espressi violando il principio di segretezza del voto, pur politicamente censurabile, non integra gli elementi di nessuna delle fattispecie incriminatrici ipotizzabili. Per queste ragioni ha accolto la richiesta (di archiviazione appunto) del pubblico ministero Laura Deodato, non potendo formularsi alcuna ragionevole previsione di condanna dell’indagato. 

Di fatto il gip ha dato ragione all’avvocato Piermario Morra, legale di Rasero.

All’archiviazione si era opposto invece Bovino con il suo avvocato Maurizio Riverditi.