Puntare sulle donne per uscire dalla crisi è la ricetta proposta dall’assessore regionale al Lavoro, Claudia Porchietto, durante il convegno “Professionisti e società pubbliche: nuovi scenari” svoltosi il 26 ottobre a Torino Incontra. “Secondo tutte le recenti analisi economiche – ha sostenuto Porchietto – il lavoro delle donne, la cosiddetta women economics, costituisce il più importante motore dello sviluppo mondiale: ogni 100 donne che entrano nel mercato del lavoro si possono creare fino a 15 posti aggiuntivi nei servizi. La nuova normativa che tratta la parità di accesso agli organi di amministrazione e controllo delle società controllate pubbliche non quotate permette alle donne più competenti di essere più visibili, aprendo la corsa ai vertici delle società ed a una maggiore e sana competizione. Si tratta di una norma che non va letta come ghettizzante, né deve essere vissuta come coercitiva, ma invece va vista come un’occasione per sfatare alcuni tabù. Su questo punto, secondo il Censis nel 2011 solo il 7% del totale dei componenti dei cda era una donna. In Piemonte questo dato è ben superiore, in quanto siamo al 18%, 66 su 355 posti. Certamente siamo ancora ben lontani a quella soglia del 33% che prevede l’attuale legge. Si tratta però di un ottimo punto di partenza”. L’assessore ha concluso dichiarando che “per rendere possibile però equità di genere in qualsiasi lavoro, da un posto in un consiglio di amministrazione ad una occupazione ordinaria, è però necessario che il Governo intervenga sui carichi famigliari. Dovremmo lanciare una campagna di sensibilizzazione nazionale affinché la spesa per la protezione sociale delle donne che vogliono lavorare, che oggi rappresenta l’1,4% del Pil, raggiunga almeno la media europea, cioè il 2,3%”.