Non tira una bella aria per gli oltre 220 lavoratori dell’Askoll di Castell’Alfero. Dopo l’incontro di ieri fra una delegazione di dipendenti e i vertici dell’azienda specializzata nella produzione di motorini elettrici, questa mattina gli operai si sono riuniti in assemblea decidendo il blocco totale dell’attività. Una protesta terminata pochi istanti fa ma che ha provocato la sospensione della produzione dalle 12 alle 18. A mettere sul piede di guerra i lavoratori l’ormai quasi confermata chiusura dello stabilimento di Castell’Alfero che offre lavoro a 223 famiglie. Per evitare la chiusura servirebbero 30 milioni di euro. Maggiori dettagli sul numero della Gazzetta d’Asti in edicola da venerdì 21 febbraio 2014. Uberto Ghia