“Ecco il prezzo da pagare per la guerra che la presidente Bresso ha dichiarato all’amministratore delle Fs Moretti: la Regione non muove più un dito a difesa dei pendolari e la situazione dei treni regionali è chiaramente allo sbando”. Interviene con queste parole la vicepresidente del Consiglio regionale, Mariangela Cotto (Pdl) sull’ennesimo periodo nero per il trasporto ferroviario piemontese, lamentato in questi giorni dai comitati di pendolari.
“Ormai non si contano più i disservizi – sottolinea Cotto – di cui sono piene le pagine dei giornali. Tutto ciò, però, non è altro che il risultato della gestione della Giunta Bresso, che ha compromesso definitivamente i rapporti con Fs e invece di assumersi la responsabilità che le compete, si è inventata l’idea di mettere a bando il servizio, cercando altri interlocutori oltre le Fs. Un’iniziativa in sé giustificata, ma che fino a questo momento si è dimostrata del tutto irrealizzabile. Del resto, con le risorse previste, è ben difficile che si trovi qualche azienda disponibile”.
Secondo la vicepresidente Cotto il vero motivo della emanazione dei bandi è che la sinistra, in vista delle elezioni, vuole presentarsi come antagonista delle Fs, invece che corresponsabile dello sfascio dei trasporti ferroviari regionali.
“Mi auguro a questo punto – conclude Cotto – che, prima delle elezioni regionali, non vengano soltanto indette le procedure di gara, ma siano definiti anche i risultati dei bandi. La Giunta Bresso non può giocare soltanto sull’intenzione, ma arrivare in fondo alla partita, anche per dare ai cittadini la possibilità di esprimersi sul miglioramento o meno del servizio ferroviario. Nel frattempo, i pendolari astigiani continuano ad affrontare ogni giorno i soliti problemi dei ritardi, dei treni soppressi, delle carrozze sporche, con un disservizio quotidiano che comporta disagi e danni che, se dovessero essere risarciti, richiederebbero milioni di euro”.