Un festival mondano dedicato alla vite e alla sua gente, alla creatività voluta o necessaria. Sarà festa ma anche racconto, vitalità, ragionamento, novità. E’ la prima edizione di “Vite spericolata”, evento che sarà ospitato nel borgo storico di Calamandrana, nel sud Astigiano. Calamandrana, “capitale della barbatella” tra Langa e Monferrato, detiene un interessante primato in Monferrato: la possibilità di produrre 14 tipologie di vini diversi tra doc e docg sul suo territorio comunale. Così, in occasione dei cinquant’anni delle Doc (12 luglio 1963 / 12 luglio 2013), scommette sul coraggio di coltivare la vite, la passione per la ricerca e la sperimentazione, la capacità di comunicare, creare e valorizzare per realizzare il risultato migliore. Sarà una tre giorni intensa di incontri. Ogni rubrica, un racconto, un assaggio e un’emozione. Ecco i principali eventi. Venerdì 12 luglio. Cin cin cinquanta! Si presenta il libro fresco di stampa “Figli di un territorio” sui 50 anni delle Doc: saranno presenti, tra gli altri, il giornalista e curatore del volume Elio Archimede, Andrea Desana, figlio del senatore Paolo padre delle Doc, Gianluca Morino, presidente Produttori del Nizza, Gianluigi Biestro, direttore Vignaioli Piemontesi, Anna Errico, esperta di vivaismo, Dino Scanavino, vice presidente nazionale della Confederazione agricoltori (Cia), Massimo Fiorio, vicepresidente della Commissione agricoltura in Parlamento, il sindaco di Calamandrana Fabio Isnardi e i portavoce dei Consorzi dell’Asti, del Brachetto Paolo Ricagno, della Barbera Lorenzo Giordano, dell’Alta Langa Giulio Bava, Associazione produttori Moscato Canelli Giuseppe Bocchino. Seguirà pane e salame con i prodotti “clandestini” di Domenico Meco Ivaldi e una cena con pesce d’Altomare e bollicine d’Altalanga. Ospite d’onore la Docg Alta Langa e Francesco Bellocchio, il nipote del grande campione di ciclismo Fausto Coppi che a Castellania coltiva vigne e produce vino. Musiche d’autore del pianista Lorenzo Morra. Sabato 13 luglio. E’ la giornata degli “spericolati della vite” e delle degustazioni. Ospite d’onore Gad Lerner, che si racconterà a Massimo Fiorio. Si parlerà soprattutto di Monferrato e della sua scommessa di azienda vitivinicola in Val Cerrina. Si racconteranno poi le iniziative “spericolate” con i produttori come Natale Simonetta e il suo ice wine, il vino di ghiaccio prodotto in Langa; Bisson con uno spumante affinato sui fondali del golfo di Portofino; Michele Chiarlo, vignaiolo che ha scommesso nell’arte tra i filari di Barbera (da Emanuele Luzzati a Ugo Nespolo), lo spumante vinificato a 2600 metri con La Cave du vin blanc de Morgex et la Salle; i nebbioli spericolati della Cantina cooperativa produttori del Nebbiolo di Carema; Samuele Bonanini da Riomaggiore e i vini dalle terrazze delle Cinque Terre; le ragazze del Grignolino Nadia Verrua e Beatrice Gaudio; il ritorno al passito di Giovanni Scaglione; la birra di vino di Lelio Bottero; il Ruché perché di Bersano, il progetto del vigneto sociale della Cantina di Alice Bel Colle e i colori naturali in cantina di Giovanni Vignone. La serata prosegue con agnolotti no stop dei ristoranti Violetta, Bianca Lancia e Quartino e il concerto dell’Aura Nebiolo Jazz Quartet. Domenica 14 luglio. Vino e birra in osteria con la presentazione della Guida alle birre d’italia di Slow Food con il curatore Eugenio Signoroni, i mastri birrai piemontesi Riccardo Franzosi, Valter Loverier, Luca e Matteo Garberoglio, Gino Bardone con la grande cantina di un’osteria d’Italia e la partecipazione straordinaria degli Yo Yo Mundi. Si cena con Fass Food (hamburger di fassone proposto dall’Osteria La Cirenaica). Si balla coi luppoli del Dj Margiotta. Durante i tre giorni si potranno gustare le fotografie di Giulio Morra, i disegni di Riccardo Guasco e le etichette proposte dai Consorzi: Asti, Brachetto d’Acqui, Barbera e Alta Langa. Il Festival è coordinato da Pier Ottavio Daniele con Fiammetta Mussio, Mariachiara Squassino, Andrea Margiotta, Bianca Roagna, Anita Franzon, Ilaria Sandri, Viviana Battistetti, Fabio Perugini, Emanuele Moccafighe, Francesco Negro, Beppe Orsini e Carlo Lovisolo.