Passeggiata letteraria sulle tracce della balena grigia: è l’appuntamento che il Comune di Cortandone propone per domenica 25 giugno, riservando ai partecipanti un percorso particolarmente suggestivo.
A partire dalle 15, con avvio da piazza Sant’Antonio, si camminerà nella natura costeggiando gli affioramenti di sabbie gialle che custodiscono conchiglie e raccontano di quando nell’Astigiano c’era il mare. Ma soprattutto si scoprirà la storia di quando, nel 1862, emerse dalla terra di Cortandone lo scheletro parziale della balena grigia, testimonianza del Pliocene (da 5,4 a 2,6 milioni di anni fa): un ritrovamento eccezionale.
Durante la camminata Laura Nosenzo, autrice di “Fossili e Territori. Scoperte straordinarie sulle colline astigiane”, promosso dal Distretto Paleontologico dell’Astigiano e del Monferrato e da Araba Fenice, leggerà il capitolo del libro dedicato alla balena grigia di Cortandone, ma anche ai resti del delfino ritrovato, in quello stesso anno del 1862, a poca distanza dal primo esemplare: “Due scoperte simultanee – scrive l’autrice – di cetacei pliocenici nella superficie ristretta di un piccolo paese appartato della Valtriversa, che emozione”.
Commenta il presidente del Distretto Gianluca Forno: “Oltre che un libro affascinante da leggere, ‘Fossili e Territori’ nella scelta del sindaco Claudio Stroppiana e della sua Amministrazione diventa una guida da portare con sé per imparare a conoscere la storia paleontologica del paese, osservare quel che di visibile c’è ancora, come gli affioramenti, o che viene conservato al Museo Paleontologico di Asti, come la balena grigia. E’ l’obiettivo che il Distretto si era dato al momento di decidere la pubblicazione del volume: farsi accompagnare dal libro sul territorio a scoprire cose nuove”.
La passeggiata letteraria, inserita nella Festa di giugno, si snoderà lungo un percorso di alcuni chilometri adatto a tutti. Partenza a poca distanza dal murales di Roberto Collodoro, in piazza Roma, ideato per “Street Art sulle colline del mare”, rassegna realizzata anche grazie al coinvolgimento del Comune e all’apporto del Distretto Paleontologico.