Sono in corso gli ultimi ritocchi al forno crematorio che nel mese di settembre inizierà ad entrare in funzione per il collaudo. Il macchinario collocato all’interno del tempio crematorio del cimitero cittadino è stato realizzato dall’Asp in forza della convenzione che affida all’ azienda i servizi cimiteriali. Nei giorni il Sindaco Brignolo e l’Assessore ai lavori pubblici Bianchino hanno effettuato un sopralluogo nel cantiere ormai in via di chiusura. I due amministratori erano rispettivamente assessore alle aziende partecipate e ai lavori pubblici allorché, con il sindaco Voglino, intrapresero la strada per la realizzazione del Tempio, poi coltivata dall’assessore Quaglia e dal Sindaco Galvagno, nel quinquennio dell’amministrazione successiva. L’opera è ora giunta a compimento e devono essere sistemati gli ultimi dettagli prima che il forno possa essere acceso, nel mese di settembre, allorché verranno effettuate le ultime procedure burocratiche e si inizierà il collaudo. “L’attivazione del Tempio – dichiarano il sindaco Fabrizio Brignolo e l’assessore Alberto Bianchino – consentirà alle famiglie astigiane di non doversi più recare a Torino o a Bra per la cremazione dei propri cari. Il Tempio è dotato di una elegante sala che consentirà l’effettuazione di una cerimonia di commiato e forse non tutti sanno che il cimitero è dotato di una struttura in cui nei giorni precedenti la cremazione o la sepoltura, per chi continua a preferire la tumulazione tradizionale, la salma del defunto può essere vegliata dai propri cari”. Complessivamente, nel corso del sopralluogo, sindaco e assessore hanno riscontrato una ottima situazione di decoro della struttura cimiteriale, recentemente dotata di nuove scale comode e antinfortunistiche per chi deve raggiungere i loculi sistemati ai piani alti. La possibilità di fruire del servizio di cremazione ad Asti consentirà anche in futuro di risparmiare spazio (le urne delle ceneri possono essere sistemate in loculi più piccoli di quelli riservati alle sepolture tradizionali e, per chi lo vuole, essere disperse), per cui per i prossimi anni si potranno realizzare i nuovi loculi necessari all’interno del perimetro del camposanto, senza doverlo estendere ulteriormente e quindi senza consumare nuovo suolo.