PORTACOMARO – Filari ordinati, ancora giovanissimi, ma già degni di grande attenzione: a Portacomaro si stanno irrobustendo le radici della “Vigna del Papa”. Era, inizialmente, un’iniziativa di recupero ambientale in un’area di circa 3mila metri quadri su territorio comunale in via Degiani, la vigna di Grignolino impiantata nel 2013 adesso lega in un unico intento l’amministrazione civica, le realtà scolastiche e del volontariato e si apre a tutti attraverso una campagna di cofinanziamento. Nel marzo di due anni fa, il giorno dell’elezione di papa Francesco i cui avi erano originari di Bricco Marmorito, furono messe a dimora 1500 piantine di vite e oggi si cerca qualcuno che le adotti per dar vita a un progetto che parla la lingua della solidarietà, della promozione delle tipicità e della sostenibilità. “Vogliamo così finanziare i lavori di impianto, coltivazione e sviluppo della vigna e delle aree circostanti” spiega Carlo Cerrato, ex sindaco di Portacomaro -. Chi verserà un contributo minimo di 50 euro riceverà un attestato, l’iscrizione del proprio nome in vigna e su una mappa virtuale e una bottiglia del primo Grignolino d’Asti che sarà prodotto, nella vendemmia 2016, durante una festa nel 2017. Intanto organizziamo iniziative di sensibilizzazione ai temi ambientali e del ritorno alla campagna: obbediamo al messaggio del papa che ci ha ricordato che la terra non è nostra, ci è stata affidata perché la consegniamo ai nostri figli, dobbiamo custodirla”. La Vigna del Papa sarà inserita nei percorsi per appassionati delle passeggiate in campagna, come meta di interesse ambientale e diventerà parte integrante di un piccolo percorso di visita interno al paese da due anni ormai metà di un flusso turistico crescente.