Incontro nei giorni scorsi a Torino, presso il Palazzo della Regione Piemonte, fra il presidente Alberto Cirio, il sindaco di Alessandria Gianfranco Cuttica di Revigliasco e il presidente della sezione alessandrina dell’Associazione nazionale alpini Bruno Dalchecco. In primo piano il dossier, presentato lo scorso 30 giugno al Consiglio nazionale Ana, con cui il Piemonte e Alessandria si candidano a ospitare l’Adunata nazionale del 2021.
Presenti all’incontro anche il vicepresidente della Regione Piemonte Fabio Carosso, l’assessore regionale all’Agricoltura Marco Protopapa, gli assessori comunali alle Manifestazioni ed Eventi, Cherima Fteita, e al Commercio e Svilippo Mattia Roggero, oltre ai vicepresidenti dell’Ana di Alessandria, Corrado Vittone e Mario Venezia.
Il 31 luglio è in programma un sopralluogo della Commissione esaminatrice, mentre il 9 novembre arriverà la decisione finale. A contendersi l’assegnazione dell’evento, che si svolgerà fra due anni nel secondo weekend di maggio, ci sono anche Brescia, Matera e Udine.
«Le ultime tre città piemontesi che hanno ospitato l’Adunata nazionale sono state Asti nel 2016, Torino 2011 e Cuneo nel 2007 – commenta il presidente della Regione Cirio – Ci auguriamo di poter aggiungere presto Alessandria. La Regione conferma pieno sostegno e supporto alla candidatura e farà la propria parte per portare in Piemonte un evento che rappresenta uno dei più partecipati e sentiti in Italia».
«Per Alessandria è fondamentale poter ospitare l’Adunata nazionale degli Alpini – commenta il sindaco Cuttica di Revigliasco –, perché parliamo di un evento che con il suo prestigio conferisce alle città che lo ospitano un ruolo nazionale e internazionale. Manifestazioni come questa sono ciò di cui la nostra città ha bisogno per costruire il suo percorso di crescita e rilancio. Ringrazio quindi gli Alpini per aver voluto pensare ad Alessandria».
«Siamo determinati e fiduciosi nella realizzazione di questo sogno per dare agli alpini alessandrini questo grande evento – aggiunge il presidente dell’Ana di Alessandria Bruno Dalchecco –. Ringrazio la Regione e il Comune per l’impegno preso. Alessandria ha tutte le carte in regola per aggiudicarsi l’evento, sia dal punto di vista logistico che per la sua storia e tradizione».
La prima volta che il tricolore tornò a sventolare in Italia, dopo l’oblio causato dalla Restaurazione, fu infatti sugli spalti della Cittadella di Alessandria – l’11 marzo del 1821 – nel periodo dei moti piemontesi, come ricordato da alcuni versi del Carducci.
Inoltre il fondatore della sezione alessandrina dell’Ana, il pluridecorato generale Camillo Rosso (che di Alessandria fu anche podestà) ebbe un ruolo da protagonista nella presa del Monte Nero, importante vittoria della Prima guerra mondiale, che avvenne ad opera dei due battaglioni alpini piemontesi, Exilles e Fenestrelle.