Si è tenuto il 7 marzo, presso l’Auditorium del MAXXI di Roma, l’evento “l’Italia delle donne: Storie invisibili di donne incredibili”, promosso dalla Ministra per la famiglia, la natalità e le pari opportunità, Eugenia Roccella.
Una giornata dedicata alla celebrazione di figure femminili che grazie alla loro determinazione e al loro impegno hanno fatto la storia dei territori; un contributo spesso sottovalutato e mai raccontato o dimenticato che è necessario restituire alla memoria collettiva nazionale.
Un programma iniziato con l’intervento di apertura della Ministra Eugenia Roccella e arricchito da testimonianze di Donne delle Istituzioni, della Scienza, dello Sport, della Comunicazione, dell Spettacolo da Daria Perrotta, Ragioniere Generale dello Stato a Laura Ramacciotti, Rettrice dell’Università di Ferrara, da Elisa Di Francisca, Campionessa olimpionica di scherma ad Alessandra Necci, Direttrice delle Gallerie Estensi e biografa storica, da Caterina Balivo,conduttrice televisiva a Claudia Gerini, attrice.
E proprio alla vigilia della Giornata Internazionale della Donna, nel suo intervento la Ministra Eugenia Roccella ha evidenziato l’importanza del progetto e il suo ruolo nell’ambito della strategia nazionale per la parità di genere 2021-2026, volta a promuovere modelli femminili di riferimento e a superare gli stereotipi di genere.
Durante l’evento sono state presentate le 20 biografie vincitrici dell’avviso pubblico “L’Italia delle donne”, selezionate tra le 387 pervenute da tutte le parti d’Italia.
Al Piemonte, rappresentato dalla presidente della CRPO Maria Rosa Porta, è stato conferito un riconoscimento per la figura di Francesca Baggio, donna delle istituzioni astigiana, che si è distinta per il suo impegno civico ed istituzionale.
La commissione Pari Opportunità della regione Piemonte, in collaborazione con la Fondazione Goria e il CIF aveva deciso di presentare la biografia di Francesca, donna “invisibile” che negli anni della II guerra mondiale si è dedicata all’assistenza delle persone più disagiate e colpite dagli eventi bellici. Nel 1950 diventa “visitatrice carceraria” nelle carceri di Asti e fornisce ai carcerati e alle loro famiglie assistenza materiale, spirituale e aiuto concreto per trovare un’occupazione.
Nel 1952 viene eletta presidente provinciale del CIF, carica che manterrà fino al 1982 e fonda il consultorio del CIF oggi a lei intitolato.
Propone al Comune di Asti l’istituzione di una Scuola Comunale Femminile di Arti e Mestieri la cui evoluzione negli anni porta all’Istituto Statale d’Arte poi diventato Liceo artistico.
Nominata dal Prefetto Presidente del CIDD (Centro Italiano Difesa Donna), in tale veste si adopera per l’assistenza e il recupero delle donne rimaste senza casa né mezzi finanziari dopo la chiusura delle case di tolleranza conseguente alla Legge Merlin.
Nella stessa mattinata si è tenuta la Conferenza Nazionale delle Presidenti delle CPO alla quale ha partecipato oltre alla presidente Porta anche la Componente Luisa La Vecchia e nel corso della quale si sono delineate le linee programmatiche per la seconda edizione degli Stati Generali che l’anno scorso in aprile, erano stati organizzati, per la prima volta proprio in Piemonte, a Torino.